Kirenai Dauhal è un umanide irregolare. Durante la Guerra Savariana ha aiutato l'Occhio Spento a trovare le informazioni necessarie per impedire la guerra tra le colonie.
Kirenai è un umano nato su Gea. In seguito a un lavoro finito male, zoppica sul piede sinistro deformato e a tratti ha problemi respiratori dovuti a una deformazione del polmone destro. Di base ha un carattere amichevole e si integra facilmente con la socialità, ma quando si trova in mezzo a una missione cambia atteggiamento. Diventa protettivo nei confronti del suo gruppo, che considera come la sua famiglia, e si aspetta che chiunque esegua i suoi ordini senza ribattere. Tuttavia non è orgoglioso e se intuisce che i suggerimenti controcorrente portano a maggiori risultati, mette subito da parte il comando. Quando è concentrato in missione resta per lo più in silenzio, concentrato e distaccato, al punto da ignorare i compagni fino a quando non ha elaborato un buon piano che spesso non riferisce al gruppo.
Nel corso della sua vita intreccia un rapporto importante con Yè, con la quale rimane legato per tutta la vita. Nel periodo che segue l'incidente di Yè (vedi biografia più sotto), intreccia un legame temporaneo con Adanè Vroskia, una prostituta e spia alle dipendenze dell'Occhio Spento. In realtà il legame con Adanè è parzialmente manipolato dall'Occhio Spento, che ha fatto in modo di fondere i dispositivi spinali della coppia creando così uno scambio di emozioni e un naturale attaccamento, e da Adanè stessa, che si è fatta impiantare una ghiandola capace di produrre delle sostanze che portano chiunque le si avvicini a mantenere un atteggiamento positivo e disponibile.
Il rapporto tra Kirenai e Adanè è stato promosso persino dalla stessa Yè, che in seguito all'incidente si trovò in uno stato di confusione mentale che minò la relazione con il compagno. Invitandolo a mantenere una relazione parallela, Yè voleva ridurre il suo senso di colpa, senza immaginare però fino a quale profondità si sarebbe spinto il legame con Adanè. In ogni caso, il rapporto con la prostituta finisce subito dopo la reintegrazione di Kirenai (vedi biografia).
Più insolito e complicato è il legame con Rak, un leopardo africano che l'Occhio Spento ha presentato a Kirenai dopo la sua reintegrazione. L'Occhio Spento ha impiantato in Rak un dispositivo spinale e un chip per comunicare continuamente con Kirenai, permettendo a entrambi di scambiarsi sensazioni ed emozioni. Questo legame ininterrotto porta sia Kirenai sia Rak a cambiare di personalità.
In seguito alla sua reintegrazione (vedi biografia), il corpo è stato ricostruito e quindi non presenta più le menomazioni fisiche. Tuttavia torna a presentare dei problemi dopo la ferita che si procura su Titano, che la sua mutazione provvede ad accentuare: a volte sente delle dolorose scosse alle dita che gli fanno mollare la presa su quello che tiene in mano. Siccome le medicine potrebbero peggiorargli la situazione, non prova nemmeno a curarsi.
Per quanto riguarda la psicologia, i ricordi della sua mente risalgono a oltre un anno prima rispetto alla sua morte, per cui non ha memoria di alcuni eventi che lo hanno reso chiuso ed emotivamente distaccato. Al risveglio, torna a essere incline al sorriso e alla battuta, e il suo legame con Yè torna saldo, al punto che pone la ragazza al centro di tutto. Il collegamento con Rak lo modifica dal punto di vista istintivo. Diventa più ricettivo ai cambiamenti dell'ambiente e più impulsivo nelle azioni, spesso sacrifica la ragione per l'istinto. A volte è inquieto e continua a muoversi, non riuscendo a stare fermo senza far niente. È spesso sovrappensiero, ma è capace di passare subito alla realtà e alla risata. Ha alcuni atteggiamenti tramandati dal felino, come la posizione curva quando si sente minacciato.
La mutazione di Kirenai è di tipo invasivo: lo rende più vulnerabile alle malattie e allo stress fisico, aggravandone le condizioni. La stessa mutazione ha anche un lato positivo, perché inverte il processo della malattia dopo qualche giorno arrivando a guarire qualunque male in poco tempo; tende inoltre a guarire gran parte dei mali, compresi quelli che di norma gli umani non riuscirebbero a sanare senza un intervento medico. Il processo di guarigione, comunque, richiede tanto più tempo quanto più è grave il danno.
Kirenai ha una composizione biochimica capace di connettersi con la materia viva come fanno i savariani, per cui riesce a usare la tecnologia savariana e, in particolare, l'Occhio Vivo (vedi la biografia). Il solo corpo non è sufficiente, è necessaria anche la chimica di mutante che ha ereditato. Si tratta però di una connessione incompleta, perché la materia viva risponde solo parzialmente.
Le capacità da mutante di Kirenai si palesarono in un secondo momento, o per meglio dire i genitori impiegarono anni prima di accorgersi che i suoi terribili malanni e le guarigioni inaspettate fossero delle anomalie. Quando scoprirono di avere un figlio umanide, i genitori si rifiutarono di registrarlo per timore che lo rendessero una cavia di laboratorio. Riuscirono però a rivolgersi all'Occhio Spento, un'organizzazione illegale che possedeva risorse e tecnologie all'avanguardia, e a convincerlo a trovargli una nuova identità. Kirenai fu costretto a cambiare colonia e a ricominciare una nuova vita.
L'Occhio Spento offrì un lavoro a Kirenai dopo aver constatato le sue doti da leader e la sua fedeltà nel mantenere le promesse. Gli affidò diversi incarichi da svolgere nell'ombra, da solo o al comando di piccoli gruppi di azione, e lo addestrò nell'uso delle armi e delle attrezzature da guerra. Kirenai dimostrò sin da subito doti di intraprendenza e finì spesso per essere coinvolto in azioni di grande pericolo. In una delle missioni, per esempio, disinnescò un ordigno criminale evitando il disastro a un'azienda che produceva armi biochimiche. In seguito, fu catturato e torturato dai criminali, ed fu trovato dall'Occhio Spento mezzo morto e avvelenato. L'antidoto, che avrebbe funzionato su un umano, fece poco effetto su di lui: la sua salute non si riprese più, proprio a causa della mutazione innata che ne aggravò gli effetti. Kirenai iniziò a zoppicare su una gamba.
In seguito, l'Occhio Spento gli ordinò di testare l'Occhio Vivo, una tecnologia che aveva recuperato anni prima dalle mani di un savariano. L'esperimento fu fatto senza troppe pretese, perché la tecnologia aliena si adattava a pochissimi individui che avevano DNA di umanide; numerosi tentativi eseguiti con altri umanidi, infatti, avevano avuto un risultato parziale o un insuccesso completo. Con Kirenai, l'Occhio Vivo rispose quasi alla perfezione, pur lasciando sul corpo del terrestre delle conseguenze che si accumulavano con i futuri usi. Da questo momento, l'Occhio Spento si concentrò su di lui, proteggendolo come un padre e affiancandogli spesso del personale di difesa senza che Kirenai ne fosse consapevole.
L'uso continuo dell'Occhio Vivo, però, ebbe delle conseguenze sul corpo di Kirenai, soprattutto nei primi tempi in cui il macchinario era ancora in fase di collaudo. La prima volta che fece un uso intensivo di questa tecnologia, il suo corpo fu seriamente intaccato e subì una deformazione del polmone, che rischiò di ucciderlo per asfissia. Non potendo usufruire degli ospedali, dovette aspettare di guarire da solo, il che richiese un mese di degenza. Dopo i primi tempi, Kirenai si tirò indietro, abbandonando il progetto.
Kirenai continuò comunque a lavorare per l'Occhio Spento, accettando incarichi sporadici e arrotondando con la vendita sul mercato nero di pezzi di riuso.
Kirenai strinse un forte legame sentimentale con Yè, una donna umana anch'essa alle dipendenze dell'Occhio Spento, e nei primi tempi collaborò con lei in varie missioni. In seguito a un grave incidente, il corpo di Yè fu quasi del tutto distrutto e Occhio Spento propose a Kirenai una procedura sperimentale per poterla salvare: trapiantare il suo cervello nel corpo di una ragazzina umanide di 13 anni. L'operazione ebbe successo e Yè acquisì una nuova identità, ma da quel momento i rapporti tra i due cambiarono profondamente. La donna, infatti, fu psicologicamente provata dal cambio d'identità e dagli improvvisi poteri che si trovò a dover gestire.
Kirenai continuò ad amare la donna anche sotto le nuove spoglie, ma lui stesso cambiò di carattere, facendosi più chiuso e meno propenso alla battuta. Temendo di perdere un prezioso dipendente, l'Occhio Spento lo mise in comunicazione con Adanè Vroskia, spia e prostituta che lavorava sempre per suo conto, e fece in modo che i due unissero i loro dispositivi spinali, scambiandosi le emozioni e le sensazioni. Il fatto li fece avvicinare sentimentalmente, portando d'altra parte a smorzare ancora di più il legame tra Kirenai e Yè.
Inoltre, in cambio della vita salvata di Yè, l'Occhio Spento ottenne il ritorno di Kirenai nel programma di test nell'Occhio Vivo, che contribuì a minare sempre più la salute del suo fisico.
Come ordinato dall'Occhio Spento, il 1 gennaio 4:14721 (4721 d.C.) Laizer Adman ospitò a casa propria un'ambasciatrice proveniente da Europa, Shaline Uralaga, unica sopravvissuta a un attacco del gruppo di terroristi che si faceva chiamare LAD. A casa di Laizer si trovavano già rifugiati sia Kirenai sia Yè. Il 16 gennaio 4:14721 (4721 d.C.) Kirenai e Yè furono incaricati di scortare Shaline presso un nuovo rifugio, al palazzo Oasis del Sol di Carasia Azzurra.
Alcuni esponendi della LAD capeggiati da Azugard Dang entrarono a casa di Laizer e gli strapparono l'informazione su dove fosse stata trasferita l'ambasciatrice, poi il 18 gennaio 4:14721 (4721 d.C.) si trasferirono all'Oasis del Sol. Qui cercarono di uccidere Shaline, fallendo nell'impresa anche grazie all'intervento di R-Jay, un robumano inviato in aiuto dall'Occhio Spento che portò in salvo sia l'ambasciatrice sia Yè. Nel corso dell'attacco, tuttavia, Kirenai fu ucciso da un cecchino.
Laizer e Adanè recuperarono il cadavere di Kirenai dal centro MEDICEP dove si trovava. Il 9 maggio 4:14721 (4721 d.C.) l'Occhio Spento lo riportò in vita attraverso il processo chiamato reintegrazione: il corpo di Kirenai fu ricreato in laboratorio e gli fu immesso l'ultimo backup della sua mente, che risaliva a oltre un anno prima. La sua memoria, quindi, risaliva a un anno prima e perciò non ricordava né Shaline né il momento della propria morte.
L'Occhio Spento si premurò di ragguagliarlo. Inoltre, gli presentò Rak, un leopardo africano dotato di un dispositivo spinale e di un chip per comunicare continuamente con Kirenai, permettendo a entrambi di scambiarsi sensazioni ed emozioni. Ufficialmente, l'Occhio Spento affermò che Rak aveva lo scopo di difenderlo durante il periodo di convalescenza che segue sempre la reintegrazione. Nella realtà, Rak rappresentò un test in vista di un futuro esperimento più ambizioso: fondere i dispositivi spinali tra Kirenai e Yè.
In ogni caso, il legame ininterrotto con Rak portò gradualmente Kirenai a cambiare di personalità, diventando più istintivo e reattivo agli stimoli ambientali.
Il 22 maggio 4:14721 (4721 d.C.) Yè fu rapita dai terroristi appartenenti alla LAD, che in seguito la manipolarono con l'Akka 3 incitando il suo odio nei confronti del governo terrestre. Il 10 ottobre 4:14721 (4721 d.C.) Yè sbarcò su Titano con lo scopo di assassinare Farè Cobba, Terzo Presidente di Gea. Il piano faceva parte di una complicata strategia che prevedeva l'assassinio di tutti i presidenti terrestri per lasciare un vuoto politico su Gea; infatti, su altre colonie si stavano consumando gli altri tre omicidi.
Kirenai, Rak e R-Jay scoprirono il piano e sbarcarono su Titano nel giorno dell'attentato per fermare la compagna dal commettere un reato che l'avrebbe perseguitata per il resto della vita. Nel corso del recupero R-Jay fu distrutto, ma permise a Kirenai di arrivare in tempo a destinazione. Poiché non riusciva a trovare un modo di impedire l'assassinio, Kirenai decise di uccidere Farè a sangue freddo, caricandosi la colpa dell'omicidio al posto di Yè.
Da quel momento, Kirenai fu ricercato sia per l'assassinio del Terzo Presidente sia per la sua reintegrazione non autorizzata (che fino a questo momento era passata inosservata), per cui ricevette una generosa taglia sulla testa che consentiva ai cacciatori di ucciderlo senza conseguenze. Uno degli episodi più pericolosi per la sua sicurezza avvenne il 25 ottobre 4:14721 (4721 d.C.), quando fu costretto a uscire dal suo rifugio per aiutare Max Henry Stagger, al quale doveva un favore per averlo aiutato a ritrovare Yè: alcuni cacciatori di taglie lo rintracciarono e tentarono di ucciderlo, e solo grazie all'intervento di Laizer e di Nia Havock (una mercenaria con la quale avevano già lavorato) riuscì a evitargli una morte brutale.
Il 15 ottobre 4:14721 (4721 d.C.) l'Occhio Spento spinse Kirenai e Yè a fondere i loro dispositivi spinali, così da condividere le loro emozioni e le sensazioni attuali. L'evento ebbe un impatto emotivo importante su entrambi e portò a un ennesimo cambio di carattere da parte di Kirenai, che adesso riusciva a comprendere più a fondo la propria compagna. Ma le intenzioni dell'Occhio Spento erano altre: Kirenai doveva fare di nuovo uso dell'Occhio Vivo per salvare Izedeja Machstreic, l'unica dei presidenti terrestri che poteva ancora essere salvata; il forte legame creato dopo la fusione dei dispositivi spinali permetteva a Yè di diventare una "ancora per la realtà" per Kirenai durante l'uso dell'Occhio Vivo.
Il tentativo, avvenuto il 5 novembre 4:14721 (4721 d.C.), ebbe successo e Izedeja contattò il governo terrestre quella sera stessa, chiedendo di essere recuperata.
Il 28 marzo 4:14722 (4722 d.C.) Kirenai partecipò a un'operazione di salvataggio promossa dall'Occhio Spento. Conrad Giustan-kara, che ebbe un ruolo di primo piano nel far scoppiare sia la Prima Guerra Solariana sia la Guerra Savariana, catturò la savariana Rnitgtr con l'intenzione di usare le sue conoscenze per costruire delle nuove armi da diffondere tra le colonie. Il gruppo di salvataggio era formato da Kirenai e il suo leopardo Rak, Yè, Laizer, Max e Nia.
Il gruppo sbarcò sull'asteroide Sadergal e s'infiltrò nel villaggio di Eskadan, dove era tenuta prigioniera la savariana. Come previsto, dopo aver superato le prime difese si trovò ad affrontare Triscan Dusk, un pericoloso alleato di Conrad che aveva il compito di trattenere il gruppo in attesa che quest'ultimo se ne andasse con la savariana. Mentre Kirenai e Max intrattenevano Triscan in uno scontro in corpo a corpo, il resto del gruppo proseguì per raggiungere la prigioniera, ma furono ingaggiati da alcuni robot e Laizer decise di restare ad affrontarli per permettere agli altri compagni di raggiungere l'obiettivo.
Kirenai, Rak e Yè quindi furono i primi a raggiungere il Palazzo di Pietra, l'edificio dove si trovava la savariana. Laizer si liberò dei robot e si piazzò su un alto palazzo per aprire il cammino ai tre compagni, armato di un fucile di precisione (una modifica del Temagun). Kirenai e Yè riuscirono così a superare i robot nel giardino e a penetrare nell'edificio, dove si trovarono sotto il fuoco dei mercenari. Presto si trovarono bloccati nel parcheggio veicoli del palazzo, bersagliati da più avversari, e l'intervento di Max fu determinante per impedire che fossero uccisi. Poco dopo, tuttavia, li raggiunse anche Triscan, che nel frattempo era riuscito a fuggire dallo scontro con Nia, la quale si era gettata subito al suo inseguimento. Lo scontro finale avvenne all'interno di un ristorante abbandonato: Triscan affrontò l'intero gruppo, ma finì per soccombere. Nia si assicurò personalmente d'incenerire il corpo, così da non lasciare tracce della sua presenza.
Mentre Nia usciva dall'edificio, incapacitata a proseguire per le ferite ricevute, Max, Kirenai e Yè trovarono la prigione della savariana. A differenza di come avevano stabilito, però, non riportarono la prigioniera dall'Occhio Spento, perché ritennero troppo pericoloso lasciare l'ultima savariana rimasta in vita in mano a un'unica organizzazione. Max offrì loro la sua nave, la Doc Tower, per fuggire. Il 15 aprile 4:14722 (4722 d.C.), Nia e Laizer si unirono all'equipaggio della Doc Tower in fuga. Da quel momento, l'intero gruppo fece perdere le sue tracce.
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