La Legge Carshan sulla Regolazione dei Mutanti è una legge nata per regolamentare il comportamento dei mutanti, con lo scopo di favorire la sicurezza dei cittadini e di tenere sotto controllo i soggetti più pericolosi.
I mutanti che accettano di aderire alla legge sono chiamati regolari, mentre i restanti rientrano tra gli irregolari e sono perseguiti secondo le regole della legge stessa.
La legge è stata emanata nel 19 marzo 4:13006 (3006 d.C.). Sin da subito la legge è stata ampiamente criticata e condannata da una parte del popolo per discriminazione. Sono state diverse le manifestazioni, spesso sopresse in modo violento.
Il nome della legge deriva dall'individuo che l'ha proposta e disegnata.
La Legge Carshan sulla Regolazione dei Mutanti nasce con lo scopo principale di riconoscere l'esistenza dei mutanti e di marcare le diverse esigenze di cui hanno bisogno rispetto agli umani. L'idea originale era di dichiararli una specie completamente diversa, un'etnia separata dagli uomini comuni e quindi soggetti a norme personalizzate.
Oltre a impedire l'uso di determinate azioni, le leggi impongono di rivelare apertamente l'identità e le capacità che esulano da quelle dei comuni umani. Sul loro profilo pubblico deve essere segnalata qualsiasi anomalia. Lo scopo è di impedire azioni pericolose, nonostante spesso la registrazione si traduca in un sistema invasivo di controllo. In molti casi, la pena prevista per l'omissione della registrazione è pesante: i mutanti che rifiutano di essere registrati sono perseguiti strenuamente, perché si presume che possiedano capacità pericolose.
La CONHU, una volta ufficializzata, è l'istituzione incaricata di vigilare sul rispetto della Legge Carshan.