La magia bianca è un tipo di magia che sfrutta le energie in modo non invasivo, cioè ricava l'energia di cui ha bisogno modificando il meno possibile le creature e l'ambiente attorno. Si contrappone alla magia nera, che al contrario può modificare radicalmente gli elementi dai quali assorbe l'energia di base.
La magia bianca ha bisogno di assorbire l'energia dall'ambiente per interfacciarsi con Illidia, il luogo astratto che rende accessibile la magia, e completare così il richiamo di un incantesimo. Per "ambiente" si intende un qualsiasi elemento animato o inanimato, incluse le creature e l'incantatore stesso.
Il modo in cui lo fa di solito non è invasivo, perché recupera solo una piccola quantità di energia per ogni elemento presente e non causa danni. Le uniche (rare) eccezioni si hanno quando nell'ambiente non esistono fonti di energia adeguate: in questo caso l'incantesimo diventa difficile da completare e gli elementi da dove si ricava l'energia finiscono per essere danneggiati, a volte anche in modo pesante.
Poiché l'energia necessaria è recuperata a frammenti, l'incantesimo ha bisogno di tempo per essere completato o comunque non ha la stessa forza di un incantesimo creato attraverso la magia nera. In compenso, l'incantatore non viene quasi mai danneggiato e anche i cambiamenti che subisce per l'uso continuo della magia sono in genere positivi o innocui.
L'uso continuo della magia bianca è ben visibile sul corpo dell'incantatore, perché l'aspetto e il carattere vengono modificati di conseguenza. Le caratteristiche del corpo tendono a schiarirsi, fino a raggiungere nei casi estremi la trasparenza e la bioluminescenza.
Gli effetti dipendono dalla creatura. Prendendo come esempio gli umani, i primi tratti visibili sono occhi e capelli più chiari, una pelle più sottile e pallida, una tendenza a riflettere più a lungo sui propri pensieri e la volontà di distaccarsi dai propri simili. Con il trascorrere degli anni le caratteristiche si fanno estreme, per esempio portando le iridi degli occhi a diventare bianche e la pelle ad acquisire un bagliore simile alla bioluminescenza.
Gli incantatori che fanno uso della magia bianca per decenni o secoli possono assumere dei tratti che sono tipici della magia innata. Inoltre, spesso acquistano doti di preveggenza, che all'inizio è solo accennata e incontrollabile e con il trascorrere del tempo potrebbe farsi più chiara, decisa e manipolabile; questa è una delle poche caratteristiche che la magia bianca ha in comune con la magia nera.
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