Marte (nome ufficiale: P4) è un pianeta che appartiene al sistema Solare. I suoi abitanti sono chiamati marziani.
Per la trasformazione di Marte in un ambiente adatto alla vita dei terrestri si sono avanzate numerose ipotesi, quando ancora il programma spaziale prevedeva soltanto l'invio di sonde di esplorazione. Uno dei progetti che ha ottenuto più successo è il NOMAD, pubblicato alla Skyscraper Competition del 4:12013 (2013 d.C.) organizzata da eVolo Magazine. Sebbene si siano apportate delle modifiche rispetto alle idee iniziali del progetto per adattarlo alla tecnologia che nel frattempo è avanzata, il NOMAD è stato la strategia ufficiale effettivamente adottata durante le prime fasi della terraformazione.
Tuttavia, una volta creata la giusta atmosfera rimaneva il problema di impedire al vento solare di disperderla: parallelamente si è quindi avviato un programma per la ricerca di una soluzione. Tra le ipotesi si prevedeva la creazione di cupole. In seguito, quando il progetto NOMAD era già in fase avanzata, si è pensato di costruire un campo magnetico artificiale tra Marte e il Sole, che proteggesse Marte dal vento solare.
Come prima cosa, come previsto dal progetto NOMAD, si costruiscono immense fabbriche simili a torri cingolate, posizionate nelle regioni polari di Marte, dove la temperatura si aggira intorno ai -60 °C. Le fabbriche sono autonome, ma nei primi tempi richiedono la presenza di personale specializzato per sistemare alcuni errori e controllare che non si verifichino delle anomalie. Servendosi dei minerali contenuti nella regolite marziana, le fabbriche producono nel tempo enormi quantità di gas serra per aumentare la temperatura del pianeta e permettere così lo scioglimento delle calotte polari. Questa è la prima fase, quella che viene chiamata «Marte blu».
Mentre la fase blu di Marte è in progressione, si inizia la costruzione di cupole isolate in materia ordinaria (dato che la mimateria prenderà forma solo nel 4:12283 (2283 d.C.)). L’idea è di contenere l’atmosfera creata grazie all’intervento delle fabbriche, che in mancanza di un campo magnetico del pianeta si dissiperebbe con il tempo. Il progetto prevede inoltre, nel corso dei secoli successivi, di allargare le cupole fino a formare un’unica, immensa cupola che avvolge Marte, trattenendo la sua atmosfera. Ogni cupola viene inoltre dotata di piante artificiali per liberare ossigeno a partire dall’anidride carbonica generata.
La costruzione delle prime cupole permette nel 4:12218 (2218 d.C.) l’insediamento stabile di tecnici umani, che per la prima volta non devono tornare su Gea. Si tratta quindi di un viaggio di sola andata. Da questo momento il processo della fase blu di Marte avviene con un maggiore controllo, grazie alla presenza dei tecnici che valutavano di volta in volta le operazioni da eseguire per il miglioramento e di robot e di tecnologie che al tempo dell'ideazione di NOMAD ancora non esistevano. Altre astronavi successive portano nuovo materiale e nuovi coloni, oltre all’occorrente affinché i coloni possano vivere in modo permanente.
Nel 4:12283 (2283 d.C.) si testa, con successo, una strumentazione che permette all'equipaggio di tornare sul pianeta natale una volta raggiunto Marte.
Nel 4:12376 (2376 d.C.) si termina la creazione del MAM, un campo magnetico artificiale posto a una distanza di 1 084 569 km (300 volte il raggio di Marte) dal pianeta, tra Marte e il Sole. Il campo magnetico protegge Marte dal vento solare, permettendo all’atmosfera di non disperdersi. Di conseguenza si modifica il piano di creazione delle cupole, diminuendo il loro numero futuro in vista di una successiva atmosfera stabile.
Nel 4:12598 (2598 d.C.) si completa il guscio planetario di Marte. Il MAM viene smantellato perché non più necessario, visto che il guscio impedisce la dispersione dell’atmosfera. I pezzi sono riciclati a uso del governo di Marte. Nell’arco di un millennio Marte ha un’atmosfera ben formata e un clima mite, dotato di una pressione atmosferica paragonabile a quella terrestre e ospitale per piante, animali ed esseri umani. Di conseguenza da Gea partono numerose astronavi con masse di terrestri pronte a colonizzare gli spazi liberi. Le cupole cittadine più antiche, non costruite in mimateria, vengono smantellate. L’espansione delle città porta alla fusione di varie cupole cittadine.
Già prima dell’insediamento, si è provveduto ad apportare l’acqua sul pianeta. Le fabbriche del progetto NOMAD hanno sciolto la cappa al polo nord, liberando anidride carbonica e l’oceano liquido sottostante. Il pianeta conteneva di suo una cappa di ghiaccio estesa abbastanza che, se sciolta, avrebbe sommerso l’intera superficie per 10-11 metri: tuttavia buona parte dei ghiacciai sono stati mantenuti. Una volta sciolti i ghiacci, l’anidride carbonica si è liberata nell’atmosfera facendola diventare più densa e portando a un aumento della pressione. Di conseguenza l’acqua è rimasta liquida in superficie e si sono formati laghi stabili. Con la formazione di un’atmosfera simile a quella terrestre, e con la creazione della cupola per contenerlo, il ciclo dell’acqua ha reso il pianeta autosufficiente.
Completato nel 4:12598 (2598 d.C.). Poiché aveva una struttura primitiva, è stato smontato e ricostruito nel 4:12862 (2862 d.C.). Il guscio ricostruito è stato provvisto di strumentazione gravitazionale.
Completato nel 4:12875 (2875 d.C.). La sua costruzione è avvenuta in parallelo con il guscio 3 e 4.
Completato nel 4:12877 (2877 d.C.). La sua costruzione è avvenuta in parallelo con il guscio 2 e 4.
Completato nel 4:12880 (2880 d.C.). La sua costruzione è avvenuta in parallelo con il guscio 2 e 3.
L’accelerazione gravitazionale in superficie è simile a quella di Gea, pari a 9,56 m/s2 (0,975 g). La gravità è mantenuta su questo valore dalla strumentazione gravitazionale del guscio 1.
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Definizione di pianeta su Wikipedia
Definizione di pianeta nano su Wikipedia
Pagina ufficiale del progetto NOMAD. La pagina è stata consultata per l'ultima volta a: aprile 2020.