La materia viva è un tipo di materiale organico intelligente e autonomo, che ha bisogno di un impulso cosciente esterno per uscire dall’immobilità e agire. Una volta animata, la materia viva diventa del tutto autonoma e indipendente, ma continua a seguire i comandi della coscienza perché sa che, in mancanza di quest'ultima, ritornerebbe inerte e quindi desidera assecondarla.
A seconda del tipo di segnale ricevuto, la materia viva agisce in numerosi modi diversi. La materia viva si può considerare a tutti gli effetti una creatura, perché è capace di avvertire il dolore e le emozioni del soggetto con cui è connessa e di regolarsi di conseguenza. Lo scambio delle sensazioni avviene in entrambe le direzioni: se l’oggetto è toccato o danneggiato, il soggetto a cui è collegato ne sarà a conoscenza in tempo reale.
La materia viva non ha una forma definita e la sua natura dipende dal soggetto al quale è connessa. Di quest'ultimo replica e assorbe in sé le caratteristiche, le conoscenze e la psicologia, arrivando a uniformarsi perfettamente con il suo modo di essere. Per esempio, può ricreare un clone esattamente identico al soggetto a cui è legata.
La materia viva è strettamente connessa all’ichor e alle sue leggi di frequenza, per cui fa da intermediaria tra la mente cosciente e la natura stessa dell’ichor. Inoltre tiene memoria di ogni sua azione passata, perciò è capace di ricreare un’azione (o un oggetto) perfettamente identico su ordine di una mente cosciente. La materia viva cerca di soddisfare la coscienza per spingerla a restare legata a lei, perciò cerca di soddisfare tutte le sue pretese, anche le più complicate; più il compito è anomalo e complesso, più tempo impiega.
Quando due segnali coscienti cercano di controllare una struttura fatta di materia viva, si possono verificare due casi:
La materia viva si riproduce come un essere vivente, ma si replica soltanto se è attiva, quindi se è legata a una mente cosciente; di conseguenza richiede molto tempo per replicarsi. Quando entra in sospensione (ibernazione), continua comunque a invecchiare a una velocità inferiore. Tuttavia, si rigenera in fretta in caso di danni.
La materia viva sopravvive in gran parte degli ambienti, compresi quelli estremi come lo spazio profondo. Fino a quando non trova una coscienza alla quale legarsi, resta inerte, inanimata e in uno stato di sospensione.
Ci sono comunque degli ambienti che le sono deleteri, sebbene sia difficile identificarli in modo rigoroso e capire le cause che la portano a indebolirsi, fino a disperdersi (un termine che indica la sua morte definitiva). Per esempio, è risaputo che una flotta di savariani si è dispersa nel sistema Solare e che, attorno all'anno 4:14721 (4721 d.C.), la materia viva di cui le navi erano composte ha cominciato a disperdersi senza una ragione plausibile. Al contrario, nel sistema Taugico (luogo di provenienza dei savariani) la materia viva prospera senza problemi.
Essendo strettamente connessa all’energia base dell’universo (l'ichor), in genere non teme la morte e accetta di assolvere anche i comandi della coscienza che la portano alla distruzione: infatti la materia viva potrà riaggregarsi nei secoli, tornando quella che era stata. Ci sono però delle eccezioni. La materia viva in certe occasioni potrebbe disperdersi, cioè scomprarire senza avere la possibilità di riaggregarsi nel corso dei secoli; le condizioni che la portano alla dispersione non sono conosciute, ma quando la materia viva è consapevole di essere sul punto di disperdersi, prova anch'essa un'emozione simile al timore della morte.