Nuova Alba (nome ufficiale: P472472) è un pianeta artificiale che appartiene al sistema Solare, posizionato nella Fascia principale degli asteroidi, prima di Giove. È il primo pianeta artificiale costruito dagli umani. I suoi abitanti sono chiamati albiani.
Nuova Alba fu costruito prendendo la struttura naturale di Gea come base, ma con la capacità di controllare il più possibile i fenomeni naturali ed evitare i disastri geologici. Effetti come terremoti improvvisi, maremoti e tempeste superficiali non sono quasi mai presenti. Il suo aspetto in superficie, i mari e le catene montuose ricordano da vicino quelli terrestri. Sin dalla costruzione furono predisposte numerose metropoli pronte ad accogliere i coloni, in questo caso molto più ordinate rispetto alle città terrestri.
La sua grandezza e la sua posizione sono studiate per non intaccare l'orbita di Marte e per non essere intaccato dall'attrazione di Giove né colpito frequentemente dagli asteroidi della fascia.
Lì sopra era tutto frutto dell'ingegneria e tanto i terremoti quanto il vento potevano essere controllati e reindirizzati. Gli esperti avevano spiegato che neppure sul pianeta artificiale avrebbero avuto un controllo perfetto su Madre Natura, ma che i discendenti si sarebbero presto scordati di cosa significasse essere vittime di terremoti e di nubifragi.
Descrizione tratta da La Colonia Fantasma
Le differenze geofisiche rispetto a Gea sono le seguenti:
La struttura generica del pianeta, in ordine dall’esterno verso l’interno, comprende:
Una complessa rete di canalizzazione mette in comunicazione i vari livelli presenti al di sotto della crosta terrestre.
Suddivisa in:
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Ha uno spessore medio di 100 km, che si discosta di poco in ogni suo punto. Seppure in superficie sia dotato di rocce e di materiali analoghi a quelli terrestri, lo strato più interno della crosta è composto da un pavimento completamente artificiale, denominato sfera di confine.
La sfera di confine è il diametro di una sfera vuota spessa 10 km in ogni suo punto, che rappresenta la linea di demarcazione tra la crosta naturale più in superficie e lo spazio cavo superiore. È suddivisa in:
La sfera di confine è costruita interamente con materiali artificiali a memoria di forma e capaci di autoripararsi in caso di danneggiamento. Per la precisione:
La sfera di confine è dotata di un sistema informatico interno capace di autoalimentarsi grazie all’energia prodotta nel nucleo e trasportata attraverso i canali presenti nello spazio cavo. La sfera di confine è la zona che mette in comunicazione l’intero pianeta.
I tre strati di spazio cavo, a dispetto del nome, non sono completamente vuoti. A parte contenere le intricate strutture (chiamate canali) per collegare in modo stabile la sfera di confine con il nucleo, comprende numerosi corpi guardiani e una serie di materiali di sostegno. È suddiviso in:
Il nucleo è il cuore energetico del pianeta. È suddiviso in:
Il nucleo genera un campo magnetico simile a quello di Gea, ma attraverso un sistema artificiale in grado di controllare le eventuali variazioni. Di conseguenza, i poli magnetici non si invertono mai, come invece accade su Gea.
Il nucleo ha anche lo scopo di generare energia e di smistarla alla sfera di confine, attraverso i canali presenti nello spazio cavo. Al suo interno possiede un sistema di generatori zero connessi tra loro. Un sistema di canalizzazione recupera la materia ordinaria accumulata come riserva nello spazio cavo inferiore e, all’occorrenza, la disgrega e introduce gli atomi nei generatori zero per la creazione di energia zero. L’energia zero è quindi convertita in energia elettrica e smistata al pianeta attraverso la folta rete di canalizzazione.
Il nucleo superiore comprende un sistema informatizzato elementare e minimo, dedicato al monitoraggio del nucleo interno e all’invio di segnali di allarme verso la sfera di confine. In caso di anomalie non risolvibili dai bot del nucleo superiore, i bot stessi inviano un allarme attraverso i canali fino ad arrivare alla sfera di confine; la sfera di confine mette in allarme i corpi guardiani dello spazio cavo inferiore. Solo in questa particolare situazione i bot permettono l’accesso dei corpi guardiani attraverso piccole porte.
Nuova Alba è dotato dei sistemi di difesa tipici delle colonie avanzate, compresa la strumentazione anti-impatto per eventuali asteroidi. Inoltre, possiede dei robot di sorveglianza specifici per il controllo e la manutenzione, chiamati corpi guardiani. I corpi guardiani sono robot presenti sotto la superficie del pianeta, concentrati in gran parte nello spazio cavo, adibiti a numerose funzioni di mantenimento e di controllo. Trattandosi di un sistema chiuso e artificiale, Nuova Alba finirebbe per collassare nel tempo senza la presenza di corpi guardiani a mantenerlo integro.
I corpi guardiani devono eseguire compiti specifici. Se uno di loro dovesse agire altrimenti, per esempio prendendo delle iniziative, l’anomalia sarà registrata e gli altri corpi guardiani lo attaccheranno. I corpi guardiani possono uscire dai loro normali compiti solo se il sistema informatizzato della sfera di confine ordina loro di farlo.
I corpi guardiani sono in stretta comunicazione gli uni con gli altri, come una sorta di rete neurale chiusa che non interagisce con l’esterno. Sono costruiti in modo da monitorarsi a vicenda: in caso di anomalia in uno di loro, gli altri intervengono e a seconda della situazione lo riparano o lo eliminano. I corpi guardiani devono essere sempre nello stesso numero iniziale. La loro rete neurale è capace di ricreare un corpo guardiano da zero usando il materiale di riserva presente nello spazio cavo. La creazione di un esemplare avviene solo dopo la distruzione di un altro esemplare.
I corpi guardiani sono quasi sempre richiamati dalla sfera di confine. Quando necessario, per esempio se l’avaria interna alla sfera di confine è profonda e ha comportato il guasto definitivo del materiale, i bot avvisano i corpi guardiani della sfera di confine superiore o dello spazio cavo superiore di recuperare i materiali necessari e permettono loro l’accesso temporaneo. Quando riceve i segnali di allarme da parte del nucleo, la sfera avverte i corpi guardiani dello spazio cavo inferiore di effettuare la riparazione. Per motivi di sicurezza, i corpi guardiani sono strettamente controllati dai bot prima di avviare le riparazioni. Se i bot notano comportamenti strani da parte di un corpo guardiano, presumono una sua alterazione (per esempio un hackeraggio o un danneggiamento) e scelgono se cacciarlo o se eliminarlo, e quindi di sostituirlo.
Circa il 15% del totale dei corpi guardiani si trova in questo spazio. I loro compiti sono i seguenti:
Circa il 40% del totale dei corpi guardiani si trova in questo spazio. I loro compiti sono i seguenti:
Circa il 5% del totale dei corpi guardiani si trova in questo spazio. I loro compiti sono i seguenti:
Circa il 40% del totale dei corpi guardiani si trova in questo spazio. I loro compiti sono i seguenti:
Il sistema di propulsione dota Nuova Alba di una lenta capacità di movimento, utile nel caso si debba correggere la sua posizione per qualche evento non previsto. Si tratta di una serie di razzi permanenti installati in punti strategici del pianeta. Nelle ultime fasi di costruzione, il sistema di propulsione è stato avviato con spinte molteplici e progressive così da velocizzare il pianeta e fargli acquisire un'orbita adeguata attorno al Sole. Una volta che l'orbita si è stabilizzata, i razzi furono accesi e spenti all'occorrenza per correggere impercettibilmente la traiettoria al bisogno.
La presenza dei gusci planetari, la stabilità del suolo e la presenza di un sistema informatizzato a guidare il pianeta permettono il mantenimento di un clima e di un’atmosfera abbastanza controllate. Il controllo è approssimativo, basato sull’alterazione di parametri come l’umidità nell’aria e la temperatura. Fenomeni naturali come la pioggia o giornate ventose avvengono normalmente, ma non si verificano quasi mai tempeste o acquazzoni improvvisi. Fenomeni incontrollati accadono raramente e, se non in casi isolati, non comportano delle catastrofi umanitarie. In casi particolari, per esempio di siccità in una zona, il governo planetario può stabilire un piano sul medio-lungo termine per indurre la pioggia.
Il piano di costruzione di Nuova Alba è stato capitanato da Gea e sostenuto congiuntivamente dalle colonie più progredite. La realizzazione richiese secoli, durante i quali le colonizzazioni furono rallentate, senza però fermarsi del tutto. Con l'avvento dell'Oracolo, il metodo di recupero risorse fu ottimizzato. Tutte le colonie che decisero di partecipare contribuirono con la propria flotta al trasporto di risorse dall'esterno: grazie ai motori zero di prima generazione e ai motori zero di seconda generazione, le risorse e i materiali furono recuperati da asteroidi, planetoidi e persino pianeti nani lontani. Gea si occupò della maggior parte dell'assemblamento, sfruttando la propria tecnologia avanzata, con un aiuto minore da parte delle colonie più progredite. La suddivisione dei costi e delle risorse tra le colonie ha permesso di portare avanti il progetto anche quando si sono presentati eventi disastrosi che hanno ritardato la buona riuscita della realizzazione.
Durante la costruzione fu dotato di vari sistemi anti-intrusione e di difesa, che impedivano a chiunque di avvicinarsi. Chi ignorava il primo avvertimento, era disintegrato: era una legge nata da un comune accordo tra le colonie partecipanti. Tra le varie difese c’erano robot delle dimensioni di astronavi e dotati di un’intelligenza limitata, che pattugliarovano la zona per l'intero processo di costruzione.
Prima di tutto fu costruito il nucleo, aggregando una serie di generatori zero e contenendoli all’interno del futuro nucleo superiore. L’operazione è stata svolta nello spazio e con l’automatismo di robot specializzati. Il nucleo è stato l’elemento più complesso da portare a termine e prima di raggiungere la struttura prevista sono trascorsi secoli. Le numerosi esplosioni impreviste, i danni collaterali ai robot e gli errori di valutazione hanno portato allo spreco di grandi quantità di risorse e a costi esorbitanti. A ogni esplosione, dai pianeti era possibile notare i bagliori disperdersi nello spazio.
Successivamente si è proceduto a creare contemporaneamente le strutture del pianeta che avvolgono il nucleo, fino alla crosta terrestre compresa. Il materiale di base è stato ricavato dagli asteroidi presenti sia nella Fascia Principale sia nella Fascia di Kuiper, mentre l’energia necessaria al sostentamento dei macchinari e all’aggregazione è stata ricavata direttamente dal nucleo ormai stabile. I robot e le astronavi con guida autonoma si sono occupati di erodere in autonomia gli asteroidi delle Fasce e di spingere i materiali a destinazione. Altri macchinari specializzati controllavano il processo. Una volta creata sufficiente energia zero, la si è progressivamente liberata per creare la materia necessaria al pianeta e le particelle necessarie per tenerla aggregata. Il sistema informatizzato che metteva in comunicazione i vari livelli, dal nucleo alla sfera di confine, era già stato idealizzato sulla carta ed è stato riportato nel concreto con la costruzione delle varie strutture.
Un secondo gruppo di lavoratori, formato sia da robot sia da personale umano, è andato contemporaneamente a creare prima la zona bassa e poi la zona alta della superficie. Nel frattempo un terzo gruppo si occupava di seguire la costruzione del primo guscio planetario. Completato il primo guscio planetario, si è provveduto ad apportare l’acqua e a creare un’atmosfera simile per composizione a quella presente su Gea. Intanto si andavano formando i rimanenti gusci planetari. Le procedure combinate hanno permesso di risparmiare tempo.
Nuova Alba fu inaugurato ufficialmente nel 4:14722 (4722 d.C.), quando la parte strutturale era già completata. Negli anni successivi si posero le basi per una colonizzazione stabile e si iniziarono le costruzioni sulla sua superficie. Per questioni politiche e organizzative, si dovettero aspettare altri tredici anni prima che i coloni potessero insediarsi.
Nuova Alba fu al centro della Guerra Savariana. I savariani, un popolo esterno che si era perso fino ad arrivare nel sistema Solare, necessitavano di un nucleo di energia autorigenerante per tentare un ritorno a casa e il pianeta artificiale fu scelto proprio per la natura del suo nucleo interno. Alla guerra parteciparono gran parte delle colonie del sistema Solare, che difesero strenuamente la posizione impedendo la cattura del pianeta, a discapito di numerose perdite. Durante la guerra, quasi tutte le difese di Nuova Alba furono annientate. In futuro furono ricreate e migliorate.
Il 22 gennaio 4:17401 (7401 d.C.) lo scontro tra l'Onnimente e l'Oracolo raggiunse un punto critico. In precedenza, l'Onnimente aveva spinto l'Oracolo in un blocco logico e la sua rete era rimasta in sospeso per circa cinquant'anni. Una volta liberato, l'Oracolo attaccò aggressivamente l'Onnimente mettendo a rischio tutte le colonne e la specie umana. L'Onnimente si era preparata all'evento e reagì di conseguenza, attivando i Netbot che aveva sparso su tutte le colonie. In pochi giorni, ogni rete di comunicazione cedette, così come ogni tecnologia connessa a una rete. Anche la mimateria subì il tracollo, sebbene non in modo completo.
Nuova Alba fu coinvolto nella catastrofe. Poiché era un pianeta completamente artificiale, i danni subiti non si limitarono alla superficie e penetrarono fino in profondità. La capacità rigenerativa del pianeta era data proprio dalla mimateria, per cui i danni furono solo in minima parte riparati nel futuro. Nuova Alba continuò a esistere e nei secoli futuri si autoriparò parzialmente (e lentamente), ma gran parte della sua superficie diventò inabitabile. Il sistema di deviazione del pianeta si danneggiò e Nuova Alba finì per uscire dalla normale orbita, abbandonando nei secoli futuri il sistema Solare.
Nuova Alba conta un totale di dieci gusci planetari.
La gravità del pianeta è completamente artificiale, gestita dai gusci planetari. Nel tempo è stata migliorata, mantenendo dei valori sempre più vicini a 1g (cioè in linea con la gravità terrestre).
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