Il pavimentazione gravitazionale è una tecnologia presente durante l'Epoca dell'Uomo e l'Epoca della Tecnologia che permette la gravità artificiale. È in uso anche sulle astronavi.
Il funzionamento è simile linea di spazio-gravità di transizione che si crea attorno a certi gusci planetari: tutti i versini (cioè le particelle ultime che compongono la materia) attorno al pavimento sono modificati dello stesso valore. Il vantaggio rispetto ai gusci planetari è che il controllo è molto preciso e ci si avvicina di molto al tipo di attrazione voluta. Inoltre, la distruzione di un pezzo di pavimentazione comporta la perdita di gravità solo in quel settore.
Lo svantaggio è che l'area interna alla linea è a corto raggio, cioè la zona ricoperta è ridotta, perché non si può imprimere una grande variazione ai versini attorno alla pavimentazione, altrimenti gli abitanti avvertirebbero una forte attrazione verso il basso; oltre il limite della linea di spazio-gravità di transizione, l’alterazione viene meno e i valori di attrazione tornano in fretta a quelli naturali.
Dall’altro lato comunque il corto raggio è un fattore positivo, perché impedisce alla colonia di alterare la sua gravità naturale e di interferire con la vicinanza di altri corpi celesti. In termini di energia richiesta, è quasi sempre minore rispetto a quella necessaria ai gusci planetari; tuttavia dipende da quanto è estesa la pavimentazione.