Il pilastro Robock è un monumento eretto nella città di Novadia e realizzato dalla società Normann e Robock's Enterprise.
Costruito con vari tipi di mimateria, al suo interno ha un meccanismo che invia casualmente ai passanti degli impulsi creando forme delle più svariate, con colori multipli.
Il Pilastro Robock era qualcosa di divino. Il gioco di luci, l'intreccio elegante delle forme, la fluidità con cui si aggrovigliavano le particelle... era come se la stessero ipnotizzando. L'intera piazza veniva invasa dalla cascata luminosa. E da qualcos'altro che non riusciva a definire. Erano profumi quelli che sentiva nell'aria? Suoni?
No, si rese conto dopo qualche attimo. Erano oscillazioni. Il Pilastro Robock emetteva un insieme di onde che andavano a toccare la chimica del suo corpo. La gente che ci passava davanti forse non se ne rendeva conto, ma Shaline era piuttosto esperta di strumenti musicali: l'effetto assomigliava alle vibrazioni emesse dai dispostivi degli artisti. Ma a differenza degli strumenti musicali, le onde del monumento non provocavano emozioni, perché farlo in pubblico sarebbe stato senz'altro illegale: era più che altro una sensazione di tremore.
Descrizione tratta da Legge Massima
È stato costruito nel 4:14465 (4465 d.C.) come elemento distintivo dell’azienda proprietaria. In seguito è diventato un simbolo di protesta per gli tecnofobi, che spesso manifestano ai suoi piedi: nel 4:14474 (4474 d.C.), infatti, una delle filiali americane della ditta ha rilasciato un tipo di nanomacchine fuori controllo, che hanno causato quasi un miliardo di vittime prima di essere fermate.