Il Regno degli Spettri è un regno situato sull'isola Ikaras, nell'arcipelago Fyleis.
Il Regno degli Spettri è abitato da una popolazione di fantasmi, cioè gli spiriti degli abitanti che un tempo vivevano nel Regno di Ikaras. Colpiti dalla maledizione della druida Farivahin, sono costretti a ripetere ogni giorno sempre le stesse azioni, in eterno.
Quando si avvicinò al cancello, vide sulle colonne erette delle statue logorate dalla pioggia, effigi di mostri sconosciuti e in pose minacciose. Le mura corrose stonavano con il resto dell'isola. Sembrava che il druido avesse mantenuto intatto solo l'aspetto esterno del regno, mentre non si era curato del suo centro.
[…] Le strutture erano logore e fatiscenti. Ovunque voltasse lo sguardo, vedeva figure spettrali fluttuare silenziose tra le vie principali, intente ad antichi lavori che da secoli continuavano a svolgere o ad azioni che non avevano mai smesso di compiere. La fucina aveva l'insegna pendente e il fabbro batteva un martello evanescente su un'incudine coperta di polvere. Nelle stalle gli scudieri strigliavano dei cavalli invisibili e le donne mungevano vacche impalpabili. Alcuni clienti si aggiravano per la locanda, ne entravano con il borsellino colmo e ne uscivano barcollanti come dopo una forte sbronza.
Descrizione tratta da Il Sinkal
Gli spettri sembrano coscienti in piccola parte della realtà, perché quando il guerriero Vahlar arriva davanti al re e gli rivolge delle domande, il sovrano gli risponde in modo incoerente. Ma la reazione del re potrebbe essere costretto dalla druida che ha gettato la maledizione: infatti la risposta è stata data solo quando Vahlar ha chiesto espressamente di lei.
La morte del Condottiero, accusato di alto tradimento dal re, attirò l'ira di Farivahin, che trasformò il regno in un luogo spettrale. Costrinse gli abitanti in una condizione sospesa tra la vita e la morte e a continuare per l'eternità le azioni che avevano compiuto nel giorno in cui Farivahin era arrivata.
La verità è stata poi storpiata dai popoli esterni, arrivando ad acquisire i tipici tratti del mito cupo:
Secondo le storie degli stregoni, fu il re ad attirare la maledizione sul palazzo e sulla propria gente: aveva offeso gli déi bestemmiandoli per una battaglia perduta e dopo poco tempo un uomo con abiti cenciosi e un bastone contorto aveva bussato alla sua porta. Troppo tardi il sovrano aveva riconosciuto in quell'uomo uno tra i druidi più anziani del continente. Il druido, con un terribile sortilegio, aveva dannato il palazzo e il suo popolo rendendoli schiavi per l'eternità di una condizione tra la vita e la morte.
Descrizione tratta da Il Sinkal
Dopo l'allontanamento di Farivahin, il sortilegio sul regno è andato scemando e con il tempo è svanito. Di conseguenza, gli abitanti condannati sono stati liberati dalla maledizione e il Regno degli Spettri ha cessato di esistere.
La datazione rientra nell'arco di tempo descritto in queste pagine: