Il Regno di Ikaras è un nome generico assegnato al regno che ha abitato l'isola di Ikaras. Il vero nome del regno, infatti, è sconosciuto e su di esso si hanno pochissimi particolari a disposizione.
Anche della capitale del regno si hanno poche notizie, ma i residui rimasti dopo secoli dalla sua caduta ci disegnano un quadro che si può parzialmente ricostruire.
La città deve essere circondata interamente da una cinta muraria, tuttavia piuttosto bassa per rappresentare una vera difesa. Il cuore centrale, dove sorge l'edificio dedicato al regnante (probabilmente un castello), comprende una serie di strutture tipiche del medioevo: fucine, stalle per animali addomesticati, scuderie, locande.
Il regno ha senz'altro il mare come punto di forza, perché costringe un eventuale nemico a scoprirsi in anticipo e a rinunciare a qualsiasi strategia a sorpresa. È logico immaginare che il Regno di Ikaras sia dotato di fari e vedette fisse, poste a controllare costantemente i mari. Il mare, inoltre, garantisce la sussistenza data dal pescaggio.
Per quanto riguarda il territorio, la presenza di una folta foresta mette a disposizione legname in abbondanza. L'isola è comunque piccola e la sua desertificazione potrebbe essere una conseguenza del disboscamento intensivo da parte degli abitanti.
La datazione precisa della fondazione e della caduta del regno è sconosciuta, ma è probabile che siano avvenute entrambe durante la Quinta Era.
Le strutture tipicamente medievali sono uno dei segni che dimostrano l'appartenza del regno a un tempo non molto precedente alla Guerra dei Popoli.
In seguito alla morte dell'amato, il Condottiero, che è stato costretto a entrare in battaglia su ordine del re, la druida Farivahin ha scagliato sull'intera isola un'orribile maledizione. Gli abitanti sono stati trasformati in spettri, costretti a ripetere all'infinito le azioni che stavano eseguendo nel giorno della maledizione.
Il mito che gravita tra i popoli offre una visione un po' distorta della vicenda, ma che rende l'idea di cosa successe:
Secondo le storie degli stregoni, fu il re ad attirare la maledizione sul palazzo e sulla propria gente: aveva offeso gli déi bestemmiandoli per una battaglia persa e dopo poco tempo un uomo con abiti cenciosi e un bastone contorto aveva bussato alla sua porta. Troppo tardi il re aveva riconosciuto in quell'uomo uno tra i druidi più anziani del continente. Il druido, con un terribile sortilegio, aveva dannato il palazzo e il suo popolo rendendoli schiavi per l'eternità di una condizione tra la vita e la morte.
[...] Il punitore inviato dagli déi [ndr: il druido] non aveva mai abbandonato il palazzo dal giorno della maledizione, perché quando avesse scelto di andarsene il sortilegio si sarebbe lentamente sfaldato e la gente condannata sarebbe stata finalmente libera di raggiungere il regno degli spiriti.
Descrizione tratta da Il Sinkal
Ikaras si è lentamente inaridita - probabilmente a causa della maledizione - ed è diventata un luogo desertico. La magia di Farivahin, comunque, ricopre l'isola per intero e dà l'illusione a chiunque la visiti che esista ancora una rigogliosa foresta.
Dopo la maledizione, l'isola è stata visitata raramente e la gente ha cominciato a chiamare il regno decaduto con il nome di Regno degli Spettri.