La Sacra Spada è un'arma magica forgiata nella Quarta Era e costruita per affrontare Darkaloss.
La Sacra Spada è una spada lunga e spessa, molto pesante e quindi difficile da maneggiare con scioltezza. L'elsa è rivestita d'oro e ha tre pietre di colore nero (a destra), bianco (a sinistra) e incolore (centrale), che simboleggiano rispettivamente il male, il bene e la neutralità. In mezzo al triangolo formato dalle pietre c'è il disegno argenteo di un drago intrecciato.
Intrisa di magia, riesce a distruggere quasi ogni materiale. I suoi poteri variano comunque a seconda di chi la impugna.
Aveva una lama tanto lucida che riusciva a specchiarsi da lontano ed era circondata da un alone di luce che continuava a scorrergli attorno. La magia che la impregnava l'aveva resa incorruttibile al tempo, l'aveva protetta dalla distruzione mentre il regno si stava rapidamente sfaldando. Vahlar non conosceva il suo potere, ma guardandola aveva dimenticato ogni dubbio sulle leggende che la volevano forte e letale come dieci spade.
[..] C'era qualcosa di sbagliato in quell'arma, di innaturale. Era lunga e molto spessa, di sicuro difficile da sollevare per un guerriero qualunque. La lama era lucida come uno specchio e l'elsa rivestita d'oro, con due pietre incastonate alle estremità di colore nero e bianco. Una terza pietra incolore si trovava in mezzo alle due.
Descrizione tratta da Il Sinkal
La Sacra Spada è dotata in qualche modo di una volontà propria, perché è lei a scegliere di volta in volta il possessore (al quale si mantiene in genere per tutta la vita di quest'ultimo). Il meccanismo con cui avviene la scelta non è noto. Si sa per certo, però, che la spada attraversa il cammino del successivo possessore e che i suoi poteri si possono manifestare soltanto se si trova tra le mani dell'individuo scelto.
Secondo l'opinione popolare (che non ha nessun fondamento), la magia della Sacra Spada si manifesta quando l'animo del proprietario è rivolto unicamente a estirpare le ingiustizie, a proteggere gli inermi dalla mano del maligno. In realtà, i suoi poteri dipendono direttamente dalla volontà del possessore. Quanto più la volontà è salda nel perseguire un obiettivo, tanto più il potere si manifesta violento. Poiché la volontà è l'unico limite, è chiaro che una volontà molto ferrea è in grado di rendere un suo potere inarrestabile.
Come ogni oggetto magico e ogni magia, il suo uso richiede un prezzo, in genere proporzionato alla quantità di potere emesso, che va a ripercuotersi direttamente sul corpo fisico o sulla mente del possessore. Alcuni cenni tra le fonti lasciano immaginare che, in più di un caso, la Sacra Spada abbia portato il guerriero alla pazzia.
La Sacra Spada è stata costruita in origine per affrontare e scacciare Darkaloss, una creatura feroce comparsa su Gea nella Quarta Era e che (all'apparenza) non ha nessuna debolezza evidente e quindi non può essere sconfitta. Il nome del forgiatore è sconosciuto, come non si conosce né il modo in cui l'arma è stata costruita, né quale magia renda possibile intaccare la pelle coriacea della bestia.
Quando la Sacra Spada porta a segno un attacco su Darkaloss, libera un'enorme quantità di energia magica che va ad assorbire il potere che rende la creatura così invulnerabile. Dopo una lunga serie di attacchi portati con successo, Darkaloss sarà indebolita al punto di non riuscire più a muoversi e quindi costretta ad abbandonare la forma che ha preso nella sua apparizione su Gea.
In mano al Condottiero, i poteri della spada includono la capacità di dominare il vento al suo intorno e la possibilità di dividersi in due spade sottili e di uguale lunghezza. Grazie a queste qualità, il possessore può trasportarsi in un attimo a grande distanza, purchè sia un luogo che ha già visitato o visto.
La spada è stata riforgiata, prima di entrare in possesso di Ren Grimal. Con questa nuova versione, i suoi poteri diventano un po' più complicati da recuperare e più pericolosi. Il potere reagisce soltanto quando il possessore è in grande difficoltà: la disperazione del suo animo sveglia la magia di cui è impregnata e la lama si riempie di simboli, prima invisibili, che si illuminano di bianco. L'effetto è un'accresciuta forza vitale al possessore, che non sente né il dolore né la stanchezza. Si tratta di un potere con un lato negativo, perché il possessore può andare oltre i suoi limiti senza accorgersene, rischiando di rovinare irrimediabilmente il suo corpo.
Inoltre, quando la forza del nemico gli è superiore, la spada avvolge il possessore di una luce bianca e impregna il suo corpo di energia magica. A questo punto lo spadaccino potrà compiere un improvviso scatto in avanti, a una velocità innaturale, raggiungendo il nemico in pochi istanti. È curioso come questo potere si manifesti soltanto in alcuni casi, quasi fosse la spada stessa a decidere se darne libero sfogo. Questo tipo di forza temporanea è molto pericoloso, perché spinge il soggetto oltre i limiti permessi dalla sua struttura fisica. La conseguenza è quasi sempre un danno fisico o un dolore che si potrae per giorni o settimane.
Ci sono alcune fonti che descrivono quest'ultimo potere. Lo spadaccino sembra scivolare sul terreno e il suo percorso è coperto da una scia bianca, fumosa e lucente, la cui forma ricorda delle lunghe ali piumate. Quando sta per arrivare il colpo, le ali avvolgono l'avversario e si allungano per prendere la forma di un drago bianco con la bocca spalancata. Questo potere corrisponde senz'altro all'alito del drago. L'attacco è difficile da evitare proprio per la sua rapidità e per il fatto che copre un ampio raggio di fuga.
Il Condottiero è il primo proprietario della Sacra Spada di cui abbiamo delle notizie certe.
In seguito, la spada è passata attraverso vari possessori. Dopo una serie di passaggi di mano, la Sacra Spada ha subito una trasformazione ed è stata riforgiata da Menelvareth con lo spirito del drago Nibelshal. Il disegno del drago argentato, infatti, è apparso durante la riforgiatura.