I vashaar sono mercenari al soldo, in genere dotati di particolari capacità fisiche e strategiche di battaglia. La loro fama è conosciuta un po' ovunque, perché è l'organizzazione stessa a diffonderla, e i servizi messi a disposizione dai membri sono molto apprezzati dai ricchi nobili che possono permettersi di finanziarli.
L'associazione si fonda sulla semplice idea di accumulare ricchezza e non ha altri scopi secondari. Non è richiesto nemmeno il rispetto tra i membri. Il contatto e il dialogo tra i componenti dell'associazione sono ridotti al minimo, al punto che i vashaar conoscono raramente il vero nome dei loro compagni.
Il vantaggio di appartenere all'associazione è legato alla fama e al passaparola, che permettono di avere sempre qualche incarico a disposizione. Inoltre, in caso di bisogno, si può richiedere la presenza di un compagno per dividersi il compito e i compensi.
Aveva sentito racconti terribili e maestosi su di loro, la forza di cento uomini racchiusa in un unico pugno, l'abilità di un maestro d'armi imbattibile. Creature – per alcuni demoni – che non si ritiravano mai dalle battaglie e non subivano mai sconfitte. Anche in punto di morte, continuavano a combattere come spiriti degli abissi per mantenere integro il loro onore e il loro nome.
Descrizione tratta da Il Sinkal
I vashaar sono nati durante le prime guerre che hanno caratterizzato la Quinta Era e si sono diffusi soprattutto nel corso della Guerra dei Popoli.
L'associazione non ha una sede fisica. Nei rari casi in cui i vashaar si riuniscono, lo fanno in territorio neutrale. Al termine di ogni riunione, si stabilisce la data e il luogo in cui si svolgerà il ritrovo successivo, che sarà conosciuto esclusivamente dai membri, in modo da proteggere sia loro stessi che le casse comuni.
I vashaar sono organizzati sotto a un codice di leggi breve ma molto rigido. L'onore e la parola data rappresentano il fulcro dell'associazione: una volta accettato un incarico, lo si porta a termine fino alla sua conclusione. Questo è necessario per mantenere la fama di affidabilità di cui l'associazione si vanta. Se un vashaar tradisce la parola data, gli altri membri dell'associazione sono obbligati a dargli la caccia e a ucciderlo.
I vashaar si riuniscono raramente per discutere e in genere lo fanno per aggiungere i compensi alla cassa comune, per stabilire i due nuovi tesorieri e per analizzare eventuali incarichi poco chiari.
I nuovi membri vengono reclutati direttamente dai vashaar. Non è richiesto nessun titolo o tassa d'ingresso per entrare a far parte dell'associazione.
Ogni vashaar ha un suo modo per farsi assoldare, che il richiedente deve conoscere: per esempio, sir Mekalegan risponde al suono di un corno rosso. Altri potrebbero stabilire l'innalzamento di una bandiera su un monumento, il tracciamento di qualche segno o addirittura l'avvio di una rivoluzione popolare. Starà poi al vashaar decidere se rispondere (spesso viene avvertito da altri vashaar di passaggio nella zona che hanno avvistato la segnalazione).
Il compenso da ricevere per ogni incarico è a discrezione del vashaar e può essere di qualsiasi genere: dall'affiancamento in battaglia all'addestramento di truppe, dall'infiltrazione come spia alla ricerca di qualche manufatto, dal trasporto di merci ai favori sessuali richiesti dalle matrone. Il vashaar è libero di accettare o meno l'incarico (tenendo conto che poi è obbligato a portarlo a termine) e di stabilire il prezzo, che sarà riscosso in anticipo.
La decima parte di ogni compenso va a confluire nelle casse comuni dell'associazione, da versare alla successiva riunione; se il compenso ricevuto non era in denaro, il vashaar è comunque obbligato a tradurlo in moneta. Il denaro comune viene diviso a metà e conservato da due membri che fungono da tesorieri, il cui obbligo è di conservare la cassa a costo della vita. Se il tesoriere dovesse venire meno al suo compito, l'associazione riunita stabilirà se è dovuto a una sua mancanza o a cause di forza maggiore: nel primo caso, il tesoriere sarà giustiziato. I tesorieri sono sostituiti a ogni nuovo ritrovo.
Lo scopo della cassa comune è dubbio. I vashaar, infatti, si procurano gli armamenti e il necessario per vivere dai propri compensi. È probabile che la cassa sia mantenuta solo a scopo preventivo, oppure usata temporaneamente per far fronte a mancanze di incarichi (nei periodi di pace), o ancora adoperata per dare il via ad azioni costose che i membri in comune ritengono di dover affrontare per il proprio prestigio.
La datazione rientra nell'arco di tempo descritto in queste pagine: