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Zalep

All'Inizio del Tempo - Copertina
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso ag...vedi tutto
« Un'epica fantasy ambientata in un mondo dove le emozioni prendono vita, dove la luce e l'oscurità si affrontano senza vie di mezzo. Prima della storia che conosciamo, le entità vivevano in un mondo al confine tra la realtà e l'immaginazione. Passavano i giorni a dare una forma e un senso agli elementi, e le loro azioni modellavano il Destino Immutabile. Era il Tempo dei Sogni. Per poterle descrivere i popoli hanno attribuito a queste entità un aspetto umano e un carattere che esalta la loro natura. Così l'Eco può solo ripetere le parole che ascolta, la Forza scava la roccia a mani nude e il Tempo vede il domani come se fosse il presente. La leggenda a questo punto si perde nel mito e i racconti parlano di un'alba in cui un terribile cambiamento sconvolse le quattro terre. Ebbe inizio con la comparsa del Nulla. Quando bussò alle loro porte, le entità si riunirono per discutere e furono costrette a lottare per la loro sopravvivenza... »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo. In particolare, per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.
 

Descrizione

Zalep (? - 26 aprile 4:17354) è un umanide irregolare che ha collaborato a lungo a fianco dell'Onnimente, aiutandola nella sua politica di espansione.

 

Aspetto, specie e luoghi di appartenenza

Zalep è un umano nato su Gea. Da adulto è un individuo poco atletico e fuori forma, piuttosto basso. La sua mutazione è visibile negli occhi: le sue pupille sono doppie e fremono di continuo.

La mutazione è probabilmente la causa del suo carattere chiuso e serio, presente sin da bambino. Non ride mai e non prova nessuna attrazione sessuale. Inoltre, il turbine di pensieri che invadono di continuo il suo cervello, lo rende a volte sconcentrato mentre parla, fa lunghe pause e dimentica spesso di rispondere alle domande degli altri.

È uno dei pochi cattolici rimasti sulle colonie. Chiama il suo dio "Padre" o "Altissimo" o "Altissimo Padre". È molto fedele e prega periodicamente; al collo porta una croce di legno che lui stesso ha intagliato. Finisce le sue preghiere sempre con la stessa invocazione: «Guidami, Padre. La mia fede è pura. Dimentica chi sono, trasformami nel tuo strumento». In particolare è una litania che ripete poco prima di entrare in missione, quando è certo che non avrà un compito facile o che sarà costretto a uccidere.

Ha poche relazioni fisse con le altre persone. È amico di Rel Kaled Qer e conosce Norodari e Camelia. Con quest'ultima sente un legame particolare, forse dovuto alle difficoltà della donna nel gestire la sua capacità mutante che gli ricordano in parte la propria condizione.

 

Magia e capacità particolari

 

Mutazioni

Il cervello di Zalep è in continuo cambiamento, attiva spesso nuove aree e modifica le connessioni in poco tempo. Zalep riesce quindi ad attivare zone che normalmente non si attiverebbero e a inviare segnali che i comuni cervelli umani non sono in grado di inviare.

Quando usa la sua capacità mutante, può intuire il carattere di una persona e scoprire se tende a ingannare e a nascondere il suo passato. Spingendo più in profondità, cattura le sue paure, il lato oscuro che tende a seppellire, oppure porta alla luce la sua parte più istintiva. Spingendo ancora oltre, rischia di danneggiare la mente o addirittura di ucciderlo.

Le sue capacità sono parzialmente instabili e i segnali inviati sono spesso più violenti di quanto Zalep desideri. Nemmeno lui è pienamente consapevole di quali siano i suoi limiti e di cosa possa fare. La mutazione gli provoca frequenti cambi di temperatura nel corpo, che possono andare dal caldo intenso ai brividi da freddo senza preavviso. Quando usa la sua capacità mutante fino in fondo, esaurisce subito dopo le energie e diventa affamato.

 

Biografia

 

La prima parte della vita

Attenzione! Questa parte contiene informazioni che possono svelare la trama di un libro

Zalep entrò nella lista dei mutanti ricercati sin da bambino, a causa del pericolo che la sua capacità mutante recava agli altri. Per sfuggire ai controlli, non si creò mai un profilo sulla rete dell'Oracolo: questo lo rese più ignorante della media, per l'incapacità di informarsi autonomamente, anche se poteva comunque accedere a dati statici su dispostivi off-line. Per sopravvivere, si aggregò a una comunità di mutanti irregolari, ma questo non gli impedì di finire spesso nei guai: uccise numerosi sconosciuti, agenti che lo volevano fermare e uomini che lo insultavano per la sua natura di mutante.

Il 15 febbraio 4:17319 (7319 d.C.) la sua comunità fu assalita dai robot dell'Oracolo, che uccisero quasi tutti i presenti. Nell'imboscata vennero giustiziati anche DostovaneSiareega, figli di Kaled, che furono accusati di portare illegalmente delle risorse alla comunità. Zalep riuscì a salvarsi, ma da allora si sentì in debito nei confronti di Kaled per non essere riuscito a proteggere i suoi figli. Pochi giorni dopo, Zalep si unì pubblicamente alle proteste che condannavano il massacro, perché si trattava di un evento senza precedenti e u sintomo che l'Oracolo era diventato troppo aggressivo rispetto al passato.

Quattro anni più tardi, l'Onnimente contattò Kaled e lo incluse nel suo piano di espansione, che prevedeva di requisire le tecnologie che erano controllate dall'Oracolo. Poco tempo dopo, Kaled incluse Zalep nel gruppo di azione. Da allora e per i successivi trent'anni, l'Onnimente cercò di manipolare la mente di Zalep tramite onde radio mirate per modificare il suo modo di pensare e indurlo a collaborare con lei senza riserve. Tuttavia la manipolazione ebbe solo un effetto marginale: Zalep restò da sempre diffidente nei suoi confronti e, anzi, il suo cervello malleabile lo protesse in gran parte dei casi da questi attacchi indiretti dell'Onnimente. La conseguenza fu che Zalep continuò a detestare l'Oracolo (per il massacro alla sua comunità) e allo stesso tempo non approvò mai fino in fondo i metodi dell'Onnimente.

 

Il rapporto con l'Onnimente

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Diversi anni dopo Zalep incluse anche Camelia nelle operazioni, che tuttavia partecipò raramente a causa del suo carattere troppo sensibile. Con lei, per esempio, si occupò di conquistare l'hangar su Venere per conto dell'Onnimente. Il 31 marzo 4:17353 (7353 d.C.), invece, assaltò la Rocca della Polvere sotto il comando di Nahma (che avrà modo di incontrare di nuovo in futuro). L'Onnimente aprì il passaggio con migliaia di robot da guerra. Nonostante le perdite, l'assalto ebbe successo e l'Onnimente ottenne quello che stava cercando, cioè informazioni più dettagliate sul vicino progetto Exilium.

L'Exilium si svolse il 1 dicembre 4:17353 (7353 d.C.). Zalep non vi partecipò, ma continuò a indagare sulla credibilità dell'Onnimente assieme ad altri uomini e donne che come lui erano diffidenti. Il 3 dicembre 4:17353 (7353 d.C.) entrò in contatto con due esperti dell'OPRAS e apprese dell'esistenza dei fotocristalli. Tuttavia, non era ancora chiaro se fossero una creazione dell'Oracolo o dell'Onnimente.

Nel frattempo, l'Oracolo scoprì il coinvolgimento di Kaled e della sua famiglia nel progretto Exilium e, il 18 dicembre 4:17353 (7353 d.C.), inviò delle squadre armate di agenti per catturarli. Tra i ricercati presenti nella villa di Kaled si trovavano Tiria, Norodari e la sua ragazza, Camelia. Il gruppo riuscì a fuggire grazie all'aiuto dell'Onnimente e all’intervento di Zalep e di Heron. In seguito l'intero gruppo raggiunse l'hangar di Venere e s'imbarcò per raggiungere la stazione di Velimsha, dove rimase nascosto fino a inizio aprile.

 

Dopo il blocco della rete

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La situazione cambiò radicalmente quando l'Onnimente riuscì a bloccare la rete dell'Oracolo, il 25 marzo 4:17354 (7354 d.C.), rendendo inaccessibili gran parte delle tecnologie. Le colonie piombarono nel disordine, ma Zalep non ebbe grandi difficoltà ad adattarsi a uno stile di vita che aveva tenuto da sempre, lontano dalla rete. Tuttavia, la sua diffidenza nei confronti dell'Onnimente raggiunse l'apice.

A fine febbraio, l'Onnimente li avvisò che presto le colonie sarebbero diventate un luogo difficile dove vivere e che il gruppo avrebbe dovuto raggiungere Nashgor, dove lei avrebbe potuto offrire loro la protezione. Rimase criptica su cosa realmente stesse per succedere, ma pretese che Tiria svolgesse per lei un ultimo incarico. Il 28 febbraio 4:17354 (7354 d.C.) Tiria sbarcò su Gea, scortata da Kaled e da Heron.

Invece Norodari, Camelia e Zalep sbarcarono verso metà aprile per raggiungere direttamente Nashgor dove l'intero gruppo doveva poi ricongiungersi. Lungo il tragitto, i tre si unirono a un gruppo di agenti che stava scortando una folla di viaggiatori che volevano raggiungere la loro stessa destinazione. In questo gruppo si trovava anche Nahma, la mercenaria con la quale aveva assaltato la Rocca della Polvere. Però il loro tragitto si bloccò a Linea di Confine, una fortificazione favorevole al ritorno dell'Oracolo che stava ostacolando chiunque fosse in viaggio verso Nashgor. Pochi giorni dopo arrivarono anche Tiria, Kaled e Heron.

Il 21 aprile 4:17354 (7354 d.C.) Zalep si accordò in segreto con i ribelli di Linea di Confine e ottenne il libero passaggio dell'intero gruppo in cambio della cattura di Heron, che intendevano interrogare per scoprire informazioni utili per fermare l'Onnimente. Zalep rapì Tiria e la usò come esca per mettere Heron in trappola. I viaggiatori riuscirono così a proseguire verso Nashgor, ma Zalep decise di abbandonare il gruppo, perché con le sue azioni aveva ormai perso la fiducia dei compagni.

L'Onnimente apprese della cattura del suo Metamorfo qualche giorno dopo e obbligò Zalep a tornare a Linea di Confine per aiutarla a liberarlo. Il 26 aprile 4:17354 (7354 d.C.) una robumana dell'Onnimente penetrò nella fortificazione, permettendo a Zalep di liberare Heron. Una volta libero, Heron si vendicò, uccidendo prima il comandante della fortificazione e poi Zalep, che era stato la causa della sua cattura.

 

Date importanti

 

Anni e periodi principali

 
Data inizio
Data fine
GB
 
7.354 d.C.
 
 
Data di morte
Libri da leggere: Terra Bruciata | Tracce nella Rete
Categorie: Personaggi
Universi di appartenenza: Universo Specchio
Ere in cui compare: Quarta Era