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In questa pagina, invece, trovi i dettagli sull'ambientazione e i rimandi ai personaggi e alle voci collegate.
In questa pagina si trova la descrizione completa dell'ambientazione e della trama di All'Inizio del Tempo, compresi i rimandi ai personaggi e agli elementi collegati.
Il libro è un racconto mitologico ambientato in un mondo immaginario, dove il tempo deve ancora iniziare a scorrere. Il cosmo è diviso in quattro terre, ognuna delle quali è abitata da entità simili tra loro per carattere e per ideologia.
Le entità sono la rappresentazione umanizzata dei sentimenti e delle emozioni. Spingono all'estremo la natura che rappresentano e spesso sono incomprensibili persino agli abitanti della stessa terra in cui vivono. Ecco, per esempio, che l'Eco si muove rapida come il vento, l'Intelligenza esprime pensieri che pochi capiscono e tutti sono costretti a fuggire quando si trovano faccia a faccia con il Terrore.
All'Inizio del Tempo è ambientato nel Tempo dei Sogni. Si tratta di un racconto che spiega come ha avuto origine il tempo e cosa potesse esserci prima di esso, interpretato in una chiave moderna. Infatti, il vero Tempo dei Sogni è astratto e indecifrabile per una mente razionale: senza tradurlo secondo un modo di pensare "umano", risulta impossibile da capire.
La fine del racconto coincide con il Big Bang, e cioè con il momento in cui il tempo ha iniziato a scorrere e in cui l'Universo si è creato.
Il vuoto assoluto sta consumando l'orizzonte e, non appena lo vede da lontano, nemmeno la Voce può descrivere il quadro che le si presenta davanti. L'unica cosa che può fare è inviare Eco, la sua inseparabile compagna, ad avvertire le altre entità del nord. Eco è rapida come il vento e prima del tramonto ha già riunito il popolo per discutere sulla situazione. A loro, però, si aggiunge un individuo inaspettato: il Tempo, che di solito resta neutrale e si limita a osservare gli eventi da lontano. La sua presenza non è un buon segno, perché significa che il mondo sta per essere vittima di uno sconvolgimento improvviso.
Il Tempo rivela al popolo che anche la terra dell'est è stata colpita da una grave minaccia. Il Caos ha capovolto la zona al suo passaggio e ha rapito la Speranza. Questo fatto ha portato alla nascita del nulla, il vuoto assoluto che lentamente sta consumando ogni cosa partendo dal nord.
Le entità discutono in fretta e si stabilisce che quattro di loro partano immediatamente per cercare una soluzione. Sono la Forza, l'Ordine, la Guerra e la Luce. Ma il sentiero che dovranno seguire non sarà dei più facili.
Lungo il percorso, il gruppo si trova a confrontarsi con sfide sempre più rischiose. La Giustizia governa la terra del sud e non sembra intenzionata a portare appoggio ai viaggiatori, che anzi ostacola in tutti i modi.
Costrette a muoversi da sole, le entità del nord affrontano assassini inviati sulle loro tracce, individui capaci di cancellare i loro ricordi, Incubi che gli impediscono il sonno. Le difficoltà rischiano di spezzare il gruppo, ma li porta anche a stringere delle nuove alleanze, perché ben presto alla loro causa si uniscono individui preziosi come l'Intelligenza e il Coraggio, un cavaliere che non sa cosa sia la paura e che non teme la morte.
Le prove più difficili iniziano non appena il gruppo mette piede nella terra dell'ovest. È qui che sono riunite le entità più terribili, come la Tenebra, l'Odio e il Terrore. La rottura del gruppo è inevitabile.
Quando arrivano sulla soglia del castello centrale, dominio della Morte, la situazione si fa subito tragica e ogni speranza si dissolve in un cumulo di polvere. Per riuscire nell'impresa sono richiesti grandi sacrifici, perché non tutto è come sembra e la verità rischia di crollare da un momento all'altro.
La linea tra il successo e la catastrofe è fragile come un respiro.
L'elenco riporta solo le entità che compaiono nel racconto. Per ognuna si descrivono la natura e il sesso.
Abitata dagli elementi materiali. Gli abitanti condividono le proprietà e non esiste un'autorità vera e propria.
Vi abitano gli elementi positivi, che portano vantaggi diretti agli altri. La terra è resa fertile e rigogliosa dalla presenza di Vita e piena di calore e di bagliori spettacolari dalla presenza di Perfezione. È la terra meno popolata. Qua ogni giorno nascono innumerevoli creature.
Abitata dai sentimenti neutri o positivi, che comunque non arrecano un danno diretto ad altri. È la terra più densamente popolata. Ogni entità gestisce il suo regno, che prende forma in base alla natura del padrone. Ogni regno segue le regole di Giustizia, oltre le quali ogni legge è a discrezione dell'entità sovrana.
Abitata dagli elementi negativi, che provocano un danno diretto ad altri. È una terra senza vita, piante o animali, perché Vita non è mai potuto entrarci. Chi si avvicina ai confini avverte una sensazione di costrizione e di repulsione. È l'unica terra i cui abitanti mantengono il nome della loro natura originaria.
Nel racconto non ho cercato di creare un mito da zero, ma di riassumere l'essenza che accompagna gran parte dei miti popolari nella storia. Se ci fate caso, ogni mitologia e religione ha qualcosa in comune e fonda le sue basi su un concetto morale o emozionale, e sulla contrapposizione tra un equilibrio e un disequilibrio.
All'Inizio del Tempo nasconde metafore e accoglie lezioni morali e collegamenti tenuti taciti di proposito. Alcuni collegamenti mi sono sicuramente sfuggiti mentre li scrivevo e non mi sorprenderei che qualcun altro, leggendo il libro, portasse allo scoperto dei punti che ho completamente ignorato. È questo che succede quando si tenta di descrivere un mondo basato sulle emozioni e sull'astrattezza: quello che ne esce è un luogo del tutto e del niente, dove la distinzione tra il bene e il male non è così netta e dove anche la più piccola certezza viene messa in dubbio.