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In questa pagina, invece, trovi i dettagli sull'ambientazione e i rimandi ai personaggi e alle voci collegate.
In questa pagina si trova la descrizione completa dell'ambientazione e della trama di Il Sinkal, compresi i rimandi ai personaggi e agli elementi collegati.
Il Sinkal è un racconto fantasy ambientato nel cuore di un'epoca di cambiamento, in un tempo dove si intrecciano battaglie, tradimenti e presagi oscuri. I popoli non ricordano un'Era governata dalla pace. Spinti dalla diffidenza, hanno smesso di intrattenere rapporti con le altre specie, isolandosi e difendendo con le unghie e con i denti i loro domini che ogni giorno vengono minacciati dalla guerra.
Il regno di Kerastra, guidato dagli uomini, e il regno di Ystora, governato dagli elfi, sono in una posizione di stallo da anni. Nessuno ha la forza di prevalere sull'altro. Entrambi si limitano ad azioni di poco conto e a conservare quello che hanno già conquistato. Ma la guerra sta logorando i popoli.
Nelle terre dell'est, il regno degli uomini sta diventando un impero senza precedenti. Sotto la guida di un tiranno, ha assorbito gran parte delle città e adesso opprime i suoi abitanti con le tasse, la prepotenza e la forza bruta. Solo un gruppo di ribelli lo affronta, troppo piccolo però per essere considerato una vera minaccia.
Intanto nelle terre dell'ovest, per lo più selvagge, sta crescendo Ystora sotto la guida di Irianil Thäral degli elfi. La sua debolezza, dovuta anche alle lotte interne tra i vari popoli, lo costringe però a una politica di difesa.
Il Sinkal si svolge durante l'Epoca del Sangue, nella Quinta Era. Gli eventi della trama iniziano il 2 giugno 38.501 d.C. e si concludono il 28 settembre 38.504 d.C..
Il racconto trae il materiale dall'opera La via della guerra nel tempo e nello spazio e, in larga parte, dagli appunti dello storico Nathan.
In questo scenario di instabilità appare Devan, uno straniero di origini poco chiare. All'inizio prende le vesti di un comune soldato, però è evidente agli occhi di tutti che è destinato a diventare il centro di una guerra senza precedenti.
Dopo essere entrato tra le truppe dell'impero, Devan elimina lo stregone che proteggeva una delle ultime città degli uomini ancora libere e che per giorni aveva tenuto in scacco l'esercito impedendo la conquista. Come premio, non chiede né terre né titoli nobiliari, ma solo il privilegio di sedere alla tavola reale per «capire se il re sia adatto al ruolo di imperatore». L'imperatore lo deride, ma gli affida comunque il comando di una manciata di soldati, con la promessa di assecondare i suoi desideri se fosse riuscito a portargli la testa del re degli elfi.
Quello che per l'imperatore era stato un gioco, sarà per Devan l'inizio della sua ascesa. Nessuno sospetta, infatti, che egli sia un sinkal, una creatura dotata di capacità straordinarie nate dagli incroci tra antichi popoli.
Dimostrato il valore con la spada, Devan si mette a capo del vasto esercito degli uomini e rapidamente sottomette una terra dopo l'altra. Richiama ai suoi comandi i guerrieri più capaci, come i possenti dazar e le spietate kriniel, e le creature più terribili, come i vampiri. Combatte mostri guardiani, centauri e città ribelli e viola il regno delle fate, minacciando il cuore dell'impero degli elfi.
Magia e spada diventano un tutt'uno, alleate e nemiche, e presto Devan si trova a fare i conti con potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore che sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni.
Ma trovare la pace è più difficile di quanto possa immaginare.
Nella lista sono elencati i principali personaggi che compaiono nel racconto, con una breve descrizione. Per l'elenco completo e i rimandi alle voci dell'ambientazione, vedi i riferimenti a fondo pagina.
È un sinkal (il cui significato letterale è «spirito della terra»), cioè una rara creatura nata nei secoli grazie agli incroci tra popoli e creature differenti. Come tutti i sinkal, possiede qualità particolari e alcune magie innate. In particolare, Devan ha una capacità naturale nella strategia e nell'uso della spada, può proteggersi dalle illusioni e scomparire per riapparire in un attimo a breve distanza. Lungo il viaggio di conquista acquisirà altre qualità insolite, che lo renderanno una delle creature più ammirate, e temute, dai popoli dell'ovest.
La compagna di viaggio di Devan. È stata strappata dalle mani dei genitori e portata tra le kriniel, ma Devan l'ha tratta in salvo dopo qualche anno di addestramento. Agile e scattante, abituata alla battaglia sin da piccola, è letale nell’uso della spada. Nutre un particolare attaccamento per il suo compagno.
Un'antica druida, ormai ridotta a uno spettro, che per vendicare un affronto ridusse alla dannazione il regno dell'isola di Ikaras.
La figlia di Wintar, unica erede dell'impero di Kerastra.
Una ragazzina mezz'elfa, frutto di una violenza sul campo di guerra. I mezz'elfi sono creature più uniche che rare e Devan sembra essere particolarmente interessato a lei, al punto da portarsela dietro durante le campagne più pericolose.
Re di Ystora, il regno degli elfi. Le leggende su di lui si sprecano. Fa un grande uso della magia bianca - che è ben visibile nel suo aspetto luminoso - e si dice che riesca a leggere la verità nello spirito delle creature.
Uno stregone estremamente potente, di cui si conosce molto poco. In genere rimane neutrale e non interviene nella storia. Il romanzo si apre con alcune righe tratte dalle sue memorie.
Un guerriero indipendente che trascorre la propria vita cercando di allievare le sofferenze dei feriti in guerra e di impedire le distruzioni, assieme a un gruppo di uomini che gli sono fedeli.
Imperatore di Kerastra, il più grande tra i regni degli uomini.
Capo clan dei dazar, un popolo di guerrieri che vive in campo aperto e trascorre il tempo ad allenarsi per difendere i propri confini.
Il Sinkal è stato uno dei racconti che mi ha richiesto meno tempo per essere scritti. Tolte alcune incertezze (quale scrittore non ne ha?), ho buttato giù i primi appunti di getto e sin dall'inizio sono riuscito a riempire le pagine senza troppi intoppi. Mai come in questo caso posso dire che «la trama si è scritta da sola», perché avevo l'impressione che le mie dita scorressero sulla tastiera come se scivolassero sull'acqua.
Il racconto ha anche due altri record personali: è il primo libro che abbia pubblicato ufficialmente ed è il primo libro di cui abbia fatto una seconda edizione. A distanza di qualche anno dalla pubblicazione, infatti, ho voluto riprenderlo in mano e dargli una spolverata, sistemando alcuni errori e dandogli un'impronta più esperta, anche grazie ai suggerimenti di chi lo aveva sfogliato.
Il risultato è un libro che, a guardarlo nella mia libreria, mi provoca sempre una certa emozione, anche perché mi ha aperto la strada alle successive pubblicazioni.