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Epoca della Seconda Magia sulla timeline
Nel 3:5974600 (25400 a.C.), il protopianeta artificiale Theia passa per l'ennesima volta nelle vicinanze di Gea. Milioni di anni prima gli arcansi avevano tentato di inseminare il pianeta per sviluppare delle forme di vita intelligenti, ma i precedenti controlli non avevano dimostrato dei reali progressi; anzi, in diverse occasioni il pianeta si era dimostrato ostile. Serviva quindi un ulteriore controllo sugli effetti dell'esperimento.
L'idea di inviare dei ricognitori in avanguardia viene scartata, visti i fallimenti precedenti, per cui è Theia stessa ad avvicinarsi oltre la distanza di sicurezza e ad eseguire i monitoraggi dovuti. Come è già successo in passato, l'avvicinamento provoca degli sconvolgimenti sul pianeta a causa dell'enorme massa del protopianeta, che si traducono in una serie di catastrofi naturali e in brusco abbassamento delle temperature globali. Ma a questo punto della storia, gli abitanti della nave sono quasi certi che la vita non abbia dato i suoi frutti e quindi la decisione quasi unanime è di spazzare gli eventuali residui per tentare un esperimento da zero.
Alcuni arcansi sono rimasti isolati su Gea dal precedente passaggio di Theia, impossibilitati a comunicare con la nave che quindi li aveva ritenuti morti o dispersi. Per secoli hanno dovuto aspettare e si sono dovuti adattare, fondando una propria civiltà, e con il ritorno della nave madre devono fare i conti con le catastrofi naturali, che hanno cominciato a devastare parte delle loro costruzioni.
A ogni modo, decidono di approfittare del passaggio per riprendere i contatti e risalire sull'astronave madre, abbandonando le loro colonie terrestri. È allora che rivelano come, già da millenni, sul pianeta terrestre la vita si sia sviluppata e diffusa. Fino a questo momento, infatti, gli abitanti di Theia erano del tutto all'oscuro che il loro progetto di popolare il pianeta fosse andato a buon fine.
La notizia viene accolta di buon grado dal popolo di Theia, che decide di replicare l'inseminamento su altri mondi, migliorando il processo in base all'esperienza passata. In diverse occasioni tenteranno di incrociare il loro DNA con quello di specie umanoidi primitive, nella speranza di accelerare un'evoluzione e di indirizzarla (usando l'ichor come mezzo per la manipolazione).
La nave parte quindi alla ricerca di mondi propizi e sparge ancora l'ichor dove ritiene opportuno, portando nel corso dei millenni futuri alla nascita di forme di vita delle più disparate. In alcuni casi l'operazione ha un effetto insperato, arrivando a generare nuove specie in brevissimo tempo.