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Epoca dell'Uomo sulla timeline
Nel 4:12032 (2032 d.C.) su Gea viene sparso l'ichor, una sostanza atipica che si lega agli elementi e li modifica dall'interno in modo irrecuperabile. Il Progetto Origin responsabile dell'esperimento aveva lo scopo di testare la sostanza a più riprese ma, al termine delle osservazioni, nessuno dei lavoratori si è reso conto di aver iniziato un processo destinato a ripercuotersi per migliaia di anni e a stravolgere la superficie del pianeta.
L'ichor era stato portato da Nathan Storm, il quale aveva ricevuto indirettamente da Lichorya l'ordine di consegnarlo agli uomini, così da diffondere la sostanza sfruttando la sete di conoscenza che è tipica della specie umana. L'obiettivo di Lichorya era di riportare Gea a uno stadio più primitivo, cioè di fare regredire il pianeta fino a raggiungere una situazione simile a com'era poco prima che le creature intelligenti facessero la loro comparsa; dal suo punto di vista, infatti, sul pianeta si erano verificati troppi eventi anomali che avevano alterato l'equilibrio cosmico, che quindi andava ripristinato in modo radicale.
Nathan ha ricevuto anche l'ordine di vigilare sulla buona riuscita dell'operazione, ma i successivi messaggi che riceve sono incomprensibili e finisce per fraintendere il suo compito. Invece di concentrarsi sul vero problema, quindi, porta a termine soltanto una parte della missione e in questo modo lascia agli uomini la possibilità di avvelenare l'ichor durante i loro esperimenti. Quando si rende conto dell'errore, la sostanza è stata ormai diffusa e il danno è irreversibile.
Le conseguenze si faranno sentire a distanza di secoli e di millenni, quando su Gea si presenterà una serie di fenomeni e di esseri che non avrebbero dovuto nascere. Nella fase avanzata della Quarta Era il pianeta si ritroverà stravolto, invaso da creature magiche e da civiltà che saranno spesso un miscuglio dei popoli antichi. Lo scopo voluto da Lichorya, quindi, sarà raggiunto con un ritardo di diverse centinaia di migliaia di anni.