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Epoca dell'Uomo sulla timeline
Dal 4:12185 (2185 d.C.), anno del teletrasporto del mio primo soggetto umano volontario, sono stati eseguiti numerosi test approfonditi e finalmente si è giunti alla convinzione che gli errori non sono tali da creare un grave danno al soggetto. Si legalizza così il teletrasporto per gli esseri umani. Gli umani seguono gli stessi principi degli oggetti: entrano in un’area specializzata e devono essere analizzati completamente prima dell’operazione, per cui se hanno già i dati salvati in un database pubblico il teletrasporto avviene in breve tempo, in caso contrario è necessaria una scansione approfondita.
Restano ancora diversi dubbi filosofici e scientifici. Dal punto di vista fisico, i microerrori si accumulano con il tempo e quindi si consiglia sin da subito di non abusare dei viaggi; il livello di pericolo è lo stesso di inghiottire a ogni viaggio una piccola quantità di sostanze cancerogene. I microerrori sono visibili in laboratorio e, infatti, con un'analisi medica è possibile risalire al numero esatto di teletrasporti effettuati. Dal punto di vista filosofico e religioso, restano i dubbi se nella copia creata a destinazione si trasferisca anche una copia dell'anima (per chi crede nella sua esistenza) o comunque l'identità completa dell'originale; soprattutto, si dibatte se la disintegrazione del soggetto originale non sia equiparabile all'omicidio. Questi dubbi continueranno a permanere anche nei secoli futuri, quando il teletrasporto diventerà una prassi assodata.