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Anno 14455, Quarta Era

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Il Sinkal - Copertina
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, si fronteggiano da anni senza un vincitore. I popoli sono costretti a isolarsi; i tradimenti, le battaglie e le conquiste sono all'ordine del giorno. Devan è un sinkal, una creatura dalle straordinarie capacità nata dagli incroci tra i popoli, e il richiamo nel sangue non gli permette di assistere in disparte alla caduta del suo mondo. Dimostrato il valore con la spada, si mette a capo del vasto esercito degli umani e rapidamente sottomette una terra dopo l'altra. Richiama ai suoi comandi i guerrieri più capaci e le specie più terribili, come i vampiri. Combatte mostri guardiani, centauri e città ribelli e viola il regno delle fate, minacciando il cuore dell'impero degli elfi. Ma trovare la pace è più difficile di quanto possa immaginare. »
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, s...vedi tutto
« Un'epica fantasy, ambientata in un mondo dove la magia e la spada sono simboli di un'Era che sta per tramontare. Potenti stregoni e cavalieri legati da un codice d'onore sono obbligati a scendere in campo per difendere gli interessi dei loro regni. Gli imperi degli uomini e degli elfi, infatti, si fronteggiano da anni senza un vincitore. I popoli sono costretti a isolarsi; i tradimenti, le battaglie e le conquiste sono all'ordine del giorno. Devan è un sinkal, una creatura dalle straordinarie capacità nata dagli incroci tra i popoli, e il richiamo nel sangue non gli permette di assistere in disparte alla caduta del suo mondo. Dimostrato il valore con la spada, si mette a capo del vasto esercito degli umani e rapidamente sottomette una terra dopo l'altra. Richiama ai suoi comandi i guerrieri più capaci e le specie più terribili, come i vampiri. Combatte mostri guardiani, centauri e città ribelli e viola il regno delle fate, minacciando il cuore dell'impero degli elfi. Ma trovare la pace è più difficile di quanto possa immaginare. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
4.455 d.C.

Calendario standard (CE)
4:14455

Calendario gregoriano (GA)
2.032,34 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 4:14455 sulla timeline

Epoca della Tecnologia sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • I nani vengono dichiarati ufficialmente «mutanti», ma rifiutano la registrazione obbligatoria.
  • In seguito a rivolte violente, soffocate da gruppi razzisti, i nani rimasti nelle città si ritirano tra le montagne.

 

Le rivolte dei nani

 

La decisione dell'Oracolo

Attorno al 4:14455 (4455 d.C.), il razzismo degli umani puristi nei confronti dei nani ha raggiunto livelli preoccupanti. Intere gang nate isolatamente si uniscono spesso con il solo pretesto di complicare la vita dei nani, che da sempre hanno cercato di integrarsi nelle città moderne come la gente comune.

Gli episodi sono diventati sempre più violenti, spaziando dal bruciare i negozi al danneggiare le merci dei mercanti nani, dal tenere i figli separati in base alla razza ad autentici omicidi eseguiti apparentemente senza motivo. La risposta delle vittime, o di coloro che sono legati alle vittime, è altrettanto severa e distruttiva, replicando la perdita con distruzioni più violente e l'omicidio con assassinii brutali.

I cittadini che non sono coinvolti spingono le Nazioni a intervenire, perché questi giochi di potere e di razzismo danneggiano anche i loro interessi. La decisione verte soprattutto sulla questione se i nani debbano essere dichiarati una razza umana o una specie diversa.

Il compito di eliminare il dubbio è lasciato all'Oracolo, perché ritenuto un ente scientifico al di sopra delle parti. Grazie ai dati già contenuti nella rete globale, l'Oracolo emana una sentenza inoppugnabile: i nani sono una mutazione umana pesante, che si è trascinata e irrobustita nei secoli, per cui devono essere considerati dei mutanti.

 

La separazione delle due specie

Stabilito ormai ufficialmente che devono rientrare nella schiera sempre più ampia dei mutanti, i nani sono costretti a registrarsi come prevede la Legge Carshan sulla Regolazione dei Mutanti emanata il 19 marzo 4:13006 (3006 d.C.). Si tratta di una registrazione simbolica, visto che non possiedono capacità particolarmente diverse da quelle degli uomini, ma di fatto li rende una specie a parte, con diritti e obblighi differenti.

I nani, orgogliosi per natura, rifiutano di registrarsi, ritenendo di dover governare il pianeta allo stesso modo degli umani. Molti vengono arrestati, alcune rivolte sono sedate con il sangue. In ogni caso, l'evento segna un definitivo distacco tra le due specie. Gran parte dei nani che abitano le città si allontana definitivamente e si rifugia nelle montagne, dove già da un millennio vivono i loro simili. Chi rimane, viene cacciato come un reietto per aver rifiutato la registrazione.

I nani delle montagne li accolgono volentieri: sono di aspetto diverso da loro, più tozzi e robusti, con polmoni capaci di filtrare le polveri del sottosuolo e occhi capaci di vedere con una luce ridotta al minimo; alcuni hanno iniziato a sviluppare una seconda vista, capace di vedere al buio attraverso uno spettro diverso da quello visibile. Nel millennio di civiltà, questi popoli hanno scavato tunnel e costruito intere città nel sottosuolo, scacciando gli uomini che si avvicinavano e quindi nascondendo il loro mondo alla superficie.

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