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Anno 14618, Quarta Era

Attenzione! Le pagine degli anni potrebbero contenere informazioni che possono svelare la trama di un libro
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La Colonia Fantasma - Copertina
« I savariani, un popolo che proviene da una galassia lontana, sono finiti alla deriva nel sistema Solare e per tornare a casa hanno bisogno del nucleo di Nuova Alba, il primo pianeta costruito dagli esseri umani. Per raggiungere l'obiettivo, progettano di mettere le colonie una contro l'altra e di attaccarle una volta che si saranno indebolite. Dopo anni di preparazione, i ribelli stanno per iniziare l'ultima parte del piano per screditare la Terra e metterla contro le altre colonie. Intanto, i savariani schierano la flotta per colpire i punti strategici e mettere in campo le loro tecnologie più potenti. L'unica speranza che può impedire l'inizio della guerra è riposta nell'Occhio Spento, un'organizzazione illegale che sta cercando le prove per smascherare il complotto. Il suo gruppo è formato da elementi scelti per le capacità fuori dal comune, come Max, un mercenario specializzato nella raccolta delle informazioni, e la giovane Yè, una donna trapiantata nel corpo di una mutante che può uccidere gli uomini senza toccarli. Il gruppo sarà aiutato da un robot dotato di una personalità umana e da Nia Havock, un'agente che indossa l'armatura militare più avanzata sul mercato. Ma tutte le risorse insieme potrebbero non bastare. Quando i terroristi attaccano la Terra e i savariani sparano il primo colpo, la situazione precipita in un attimo. »
« I savariani, un popolo che proviene da una galassia lontana, sono finiti alla deriva nel sistema Solare e per tornare a casa hanno bisogno del nucleo di Nuova Alba, il primo pianeta costruito dagli esseri umani. Per raggiungere l'obiettivo, progettano di mettere le colonie una contro l'altra e di...vedi tutto
« I savariani, un popolo che proviene da una galassia lontana, sono finiti alla deriva nel sistema Solare e per tornare a casa hanno bisogno del nucleo di Nuova Alba, il primo pianeta costruito dagli esseri umani. Per raggiungere l'obiettivo, progettano di mettere le colonie una contro l'altra e di attaccarle una volta che si saranno indebolite. Dopo anni di preparazione, i ribelli stanno per iniziare l'ultima parte del piano per screditare la Terra e metterla contro le altre colonie. Intanto, i savariani schierano la flotta per colpire i punti strategici e mettere in campo le loro tecnologie più potenti. L'unica speranza che può impedire l'inizio della guerra è riposta nell'Occhio Spento, un'organizzazione illegale che sta cercando le prove per smascherare il complotto. Il suo gruppo è formato da elementi scelti per le capacità fuori dal comune, come Max, un mercenario specializzato nella raccolta delle informazioni, e la giovane Yè, una donna trapiantata nel corpo di una mutante che può uccidere gli uomini senza toccarli. Il gruppo sarà aiutato da un robot dotato di una personalità umana e da Nia Havock, un'agente che indossa l'armatura militare più avanzata sul mercato. Ma tutte le risorse insieme potrebbero non bastare. Quando i terroristi attaccano la Terra e i savariani sparano il primo colpo, la situazione precipita in un attimo. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
4.618 d.C.

Calendario standard (CE)
4:14618

Calendario gregoriano (GA)
2.032,36 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 4:14618 sulla timeline

Epoca della Tecnologia sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • Si pongono le basi teoriche per la costruzione di planetoidi artificiali.
  • Si inaugura il viaggio spaziale per scopi turistici, riservato a clienti ricchi.
  • Sfruttando le leggi fisiche conosciute, i viaggi spaziali sono usati anche come mezzi per avanzare nel tempo di qualche anno.

 

Le risorse richieste per la colonizzazione

 

I planetoidi artificiali

Tra i vari obiettivi, all'Oracolo viene chiesto di elaborare il sistema ottimale per colonizzare lo spazio in modo permanente. Gea, infatti, è da secoli sottoposta al gioco di catastrofi naturali che hanno già provocato ingenti danni e disastri su ampia scala. La necessità di trovare un nuovo luogo dove vivere, secondo alcuni, è diventata una priorità.

La risposta richiede diversi mesi di calcoli, perché le variabili da considerare sono molteplici, tra cui:

  • le risorse disponibili per la costruzione materiale delle strutture nella nuova sede abitabile e degli strumenti per realizzarlo;
  • la disponibilità di fonti di energia accessibili;
  • la politica diversa delle Nazioni e le leggi che possono entrare in contrasto tra loro;
  • l'etica umana;
  • la capacità tecnologica e la comprensione delle meccaniche da parte degli scienziati: schemi troppo complessi da capire significano un progetto irrealizzabile;
  • le tempistiche: la realizzazione deve concludersi entro poche generazioni;
  • le zone accessibili nello spazio circostante;
  • le probabilità di sopravvivenza dei colonizzatori e delle generazioni future sulla terra colonizzata, tenuto conto anche degli eventi galattici previsti.

Il risultato considerato più efficiente e duraturo è la creazione di planetoidi artificiali da zero. Le elaborazioni hanno portato alla stampa di schemi precisi da sfruttare affinché i popoli possano capire la tecnologia da usare, le problematiche che si possono presentare e la quantità di manodopera necessaria. Costruendo i planetoidi direttamente nel luogo in cui dovranno esistere, si aggira tra l'altro la difficoltà di trovare delle fonti di energia indispensabili per spingere i materiali più pesanti da Gea allo spazio.

Al di là delle implicazioni etiche e della tecnologia richiesta, la questione più complicata è il materiale da recuperare per avviare la costruzione: anche prevedendo che le Nazioni si mettano d'accordo per unire gli sforzi, su Gea non sono presenti risorse sufficienti. L'Oracolo ha pensato anche a questo e ha stabilito che i metalli mancanti potranno essere recuperati dagli asteoridi (la cui colonizzazione è attiva già dal 4:13125 (3125 d.C.)), prevedendo che con il tempo si andranno a colonizzare sempre più detriti vaganti e sempre più lontano nello spazio.

Resta, però, il problema economico di finanziare i viaggi, l'estrazione dei metalli e la strumentazione che serve per la costruzione.

 

I viaggi spaziali turistici

Le Nazioni che parteciperanno alla costruzione dei planetoidi si concentrano prima di tutto sul viaggio turistico come fonte principale di finanziamento. Permettono a facoltosi privati di visitare lo spazio a costi esorbitanti e, con il prezzo dei biglietti, danno inizio al programma di colonizzazione.

I viaggi turistici vanno ben oltre le aspettative e le richieste aumentano rapidamente, anche perché i privati fanno a gara per spingersi il più in là possibile. I chilometri compiuti in astronave diventano un motivo di vanto e di prestigio. Ma i facoltosi disposti a pagare l'enorme prezzo sono limitati e, a un certo punto, le Nazioni si ritrovano al problema iniziale di recuperare i fondi con cui finanziarsi.

 

I viaggi nel futuro

La nuova idea arriva dopo mesi di riflessione e di dibattiti, soprattutto morali. Ai ricchi clienti paganti viene proposto un tipo di tour spaziale completamente diverso: un viaggio nel futuro, sfruttando le leggi della fisica conosciute e i motori di nuova generazione. Nella pratica non si tratta di un viaggio nel tempo vero e proprio, ma di sfruttare le leggi della relatività per fare in modo che — per chi si trova nello spazio — il tempo scorra più lentamente.

Una volta imbarcati sulle astronavi, i clienti rimarranno fuori dall'atmosfera terrestre a lungo, mentre il computer seguirà la rotta preimpostata verso pianeti e oggetti celesti di massa ben maggiore rispetto a quella di Gea. L'alta velocità delle astronavi e la sosta nei pressi di pianeti, stelle od oggetti terrestri particolarmente massicci rallenterà il tempo percepito dai clienti. Su Gea, invece, il tempo scorrerà più velocemente.

In gran parte dei casi il guadagno di tempo è trascurabile (pochi mesi) e il cliente accetta soltanto per una questione di prestigio; ma con viaggi più lunghi si possono recuperare anche diversi anni: al ritorno dal viaggio spaziale, per il cliente saranno passati molti meno anni rispetto a una qualsiasi persona presente su Gea. Di fatto, si tratta di un viaggio verso il futuro e senza possibilità di ritorno nel passato. La prospettiva di vedere oltre i propri anni di vita attrae chiunque sia provvisto di denaro sufficiente a pagare il prezzo richiesto, che naturalmente è enorme. I clienti si imbarcano in gruppo per suddividere i costi e molti scelgono di portare con loro l'intera famiglia.

Le astronavi costruite per l'occasione sono poche e le partenze avvengono a distanza di anni l'una dall'altra. Una volta abbandonata l'atmosfera e uscita dal raggio di comunicazione, non c'è modo di sapere se l'astronave raggiungerà la meta e se farà ritorno sul pianeta madre sana e salva. A ogni modo, nei decenni futuri, la gente su Gea assisterà di tanto in tanto al ritorno di qualche astronave, di cui tutti si erano ormai dimenticati.

Pagine legate cronologicamente a quest'anno