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Epoca della Tecnologia sulla timeline
L'Occhio Spento ha tenuto sotto controllo gli spostamenti di Conrad Giustan-kara dal giorno in cui è tornato dal suo lungo viaggio turistico. Ha scoperto così che durante la Guerra Savariana, Conrad è riuscito a rintracciare una savariana, che lui ha chiamato Zena e che adesso tiene prigioniera nel villaggio di Eskadan. Lo scopo di Conrad è di costringere Zena a collaborare con lui per costruire armi e strumenti di natura aliena, così da diffonderli tra le colonie per seminare il disordine.
L'Occhio Spento recupera quindi una ristretta squadra formata da Kirenai Dauhal e il suo fedele leopardo Rak, Yè, Laizer Adman, Max Henry Stagger e Nia Havock. Ufficialmente, l'Occhio Spento vuole recuperare la savariana per proteggerla e consegnarla poi alle colonie. Tuttavia, Kirenai aveva già ricevuto delle informazioni più dettagliate e sospetta che l'organizzazione voglia tenere Zena per sé, per sfruttare le sue conoscenze e migliorare l'Occhio Vivo, un macchinario capace di manipolare in parte la realtà e di garantirgli un indubbio vantaggio.
Non appena l'Occhio Spento li lascia soli, Kirenai avverte l'intera squadra, che è concorde sul fatto che l'Occhio Vivo è uno strumento troppo potente e pericoloso da lasciare in mano a un'unica organizzazione. Decidono quindi di recuperare la savariana come stabilito, ma poi di ucciderla non appena trovata.
Il gruppo dell'Occhio Spento sbarca su Eskadan, un villaggio di proprietà di Conrad, e incontra subito la resistenza dei robot. Laizer se ne libera in pochi minuti grazie al TinX4 che sta manovrando, un mecha con armi pesanti e ideato proprio per la battaglia. Ma poco dopo fa la sua comparsa anche Triscan Dusk, il cui scopo è d'intrattenerli il tempo che basta per permettere a Conrad di fuggire con la savariana.
Lo scontro si fa subito violento, finché a un certo punto il gruppo si divide: Max e Nia affrontano Triscan, Laizer si occupa dei robot da guerra in avvicinamento e Kirenai e Yè si dirigono al Palazzo di Pietra dov'è tenuta prigioniera la savariana.
Laizer è il primo a liberarsi del nemico, ma il suo TinX4 è così danneggiato da essere costretto ad abbandonarlo, cavalcando la moto che è in dotazione sul mecha come mezzo di fuga. Si dirige quindi sul tetto del palazzo più alto nelle vicinanze e, usando una versione modificata del Temagun, spara a Triscan da lontano, che in quel momento sta ancora lottando con Nia. Triscan è ferito, ma riesce a evitare i proiettili letali e trova uno spazio libero per sfuggire alla mercenaria e tornare a rincorrere il veicolo di Kirenai e Yè. Nia lo insegue da lontano, mentre Max prende in prestito la moto di Laizer per raggiungere a sua volta i compagni.
Nel frattempo, Yè e Kirenai (accompagnato da Rak) entrano nel cortile del Palazzo di Pietra, dove trovano dei robot ad aspettarli. Se ne liberano grazie all'aiuto di Laizer, che distrugge i robot con il Temagun, poi entrano all'interno dell'edificio. Qui trovano un gruppo di mercenari armati lasciato di sorveglianza. Si liberano di alcuni di loro, poi fuggono fino a raggiungere un parcheggio per veicoli, ormai non più utilizzato, e qui restano bloccati dagli ultimi mercenari rimasti in vita. Quando sono sul punto di capitolare, Max interviene in loro soccorso, che è riuscito ad arrivare rapidamente con la moto.
Pochi minuti dopo, però, vengono incalzati da Triscan, che ormai li ha raggiunti, e sono costretti a rifugiarsi all'interno di un ristorante abbandonato. Inizia una lotta impari con Triscan, che si dimostra da subito ben oltre le possibilità del gruppo, ma poco dopo appare anche Nia a equilibrare le sorti. Triscan riesce comunque a resistere, fino a quando non viene trapassato dai proiettili del Temagun di Laizer, che ha visto uno spiraglio libero nella grande finestra del locale. Nia decide di non correre rischi e, pur vedendolo morente, spara un proiettile antiblasto e disintegra così l'armatura in mimateria di Triscan. Infine, fa detonare i resti di Triscan con una granata Def-9 per non lasciare tracce del suo corpo.
Nia abbandona l'edificio perché troppo ferita per proseguire, dove trova Laizer ad aspettarla per portarla alla navetta di ritorno.
Nel frattempo Max, Kirenai e Yè raggiungono la prigione dove è tenuta Zena. I primi tentativi di ucciderla falliscono, soprattutto a causa dell'esitazione del gruppo che non vorrebbe eliminarla a sangue freddo. Alla fine, Max propone una soluzione alternativa per impedire che la savariana sia di nuovo catturata in futuro: farla viaggiare a bordo di un'astronave senza mai attraccare. Kirenai, infatti, ha una taglia sulla testa per omicidio e stava comunque cercando un modo per andarsene; Max cederà loro la sua navetta privata, la Doc Tower, sulla quale dovranno vivere insieme a Zena fino a quando non troveranno una sistemazione migliore.
Kirenai e Yè accettano l'accordo. In futuro, l'Occhio Spento non avrà più notizie del gruppo che ha lasciato Eskadan con la savariana.
Mentre il gruppo entra nel Palazzo di Pietra, l'Occhio Spento si occupa di fermare Conrad. Lo intercetta e lo rinchiude all'interno di un container di congelamento, con l'intenzione di interrogarlo per capire le sue reali intenzioni e decidere in seguito se appoggiarlo o eliminarlo.
Conrad è costretto a rivelargli il vero scopo del suo piano. La Guerra Savariana che ha contribuito a innescare era solo un diversivo, mentre le sue vere intenzioni erano di apprendere quanta più conoscenza possibile sulla scienza dei savariani. Quello che vuole è creare armi e strumenti di stampo alieno per poi diffonderli sulle colonie e generare il disordine. Secondo le sue valutazioni, la presenza sul mercato di tante armi pericolose e sconosciute porterà le colonie a collaborare e a eliminare tutte le restrizioni sulla tecnologia: gli strumenti adesso accessibili solo ai ricchi saranno a disposizione di tutti, e questo include anche la reintegrazione. Il suo obiettivo finale, quindi, è rendere la clonazione libera, così da permettere a qualsiasi colono (lui compreso) di sopravvivere dopo la morte, senza restrizioni di ricchezza o di ceto sociale.
L'Occhio Spento comprende il suo pensiero, ma ritiene il piano troppo difficile da realizzarsi e che il rischio dato dalle armi aliene messe sul mercato sia troppo alto. Rifiuta quindi di appoggiarlo e accende il container, uccidendo Conrad per ipotermia.