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Epoca della Tecnologia sulla timeline
L'asteroide chiamato Mietitore di Luna ha attraversato il Sistema Solare, dirigendosi verso Gea, e ha ormai raggiunto la sua destinazione.
Il suo arrivo era già previsto e in passato si era tentato qualche approccio per deviarlo. L'asteroide originale era stato disgregato in più frammenti. L'esito, però, non è stato quello aspettato, perché alcuni frammenti hanno finito per acquisire una traiettoria imprevista: l'impatto diretto con il pianeta è stato scongiurato, ma i pezzi incontrollati hanno puntato verso Luna.
Interrogando l'Oracolo si è stabilito di non tentare un secondo approccio simile, perché il numero di frammenti in arrivo era piuttosto alto e le simulazioni mostravano una probabilità bassa di successo nel caso in cui si fosse deciso di distruggerli o di deviarli; anzi, mostravano un reale rischio per Gea (che al momento non era il bersaglio dei frammenti impazziti). Non è chiaro perché l'Oracolo abbia ritenuto migliore l'alternativa di prepararsi in anticipo all'impatto invece di attaccare direttamente i frammenti, visto che la tecnologia moderna avrebbe permesso di eliminare gran parte del rischio; proprio questa stranezza lascia immaginare che anche il primo errore non sia stato casuale, ma volontario, forse provocato di proposito da una mano umana: un fatto di cui l'Oracolo avrebbe tenuto conto nei suoi dati.
Tra la sicurezza di Luna e quella di Gea, quindi, si è preferita la seconda. Una volta reso pubblico il piano di azione, si è proceduto a far evacuare gli abitanti del satellite.
Dai calcoli elaborati simulando l'impatto era prevedibile una parziale distruzione di Luna, corrispondente a circa due decimi della sua massa totale. L'impatto, inoltre, avrebbe spostato il satellite dalla sua posizione e modificato il suo moto orbitale, con la possibilità che entro un periodo relativamente breve Luna sarebbe potuto uscire in modo definitivo dall'attrazione terrestre. Le conseguenze della perdita di attrazione lunare si sarebbero ripercosse in modo pesante sul pianeta.
Come previsto, i frammenti impattati causano gravi danni su Luna. Sul satellite si generano crateri importanti e una buona parte del materiale viene disperso nello spazio. Alla fine del bersagliamento, nell'anno 4:15097 (5097 d.C.), Luna arriva a perdere circa il 20% della massa complessiva. Il cambio di orbita e della massa lunare si ripercuote sulle maree terrestri. Il disequilibrio provoca alcuni maremoti e catastrofi naturali su piccola scala, oltre che uno sfasamento nelle abitudini e nelle migrazioni degli animali.
Le Nazioni, comunque, si erano preparate con un progetto di riparazione seguendo le direttive proposte dall'Oracolo, e già in precedenza avevano predisposto il materiale per ricostruire le zone lunari devastate. Dopo la fine del bombardamento principale, le parti danneggiate vengono erose nel modo opportuno e sostituite con i pezzi artificiali. I metalli saranno intrecciati a formare un tutt'uno con la superficie.
Poiché il metallo usato ha una massa significativamente diversa dalla terra lunare, alla fine del processo Luna riprenderà l'aspetto originale in superficie (avallamenti compresi), ma al suo interno avrà alcune zone vuote. In queste zone cave troverà posto una serie di motori che avranno il compito di stabilizzare l'orbita del satellite attorno al pianeta.
L'operazione richiederà anni per realizzarsi e nel frattempo i disagi su Gea contineranno a mettere a dura prova la vita di alcune regioni del pianeta. Nel frattempo, i rapporti tra Gea e Luna si faranno sempre più freddi.