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Epoca del Sangue sulla timeline
L'imperatore Wintar Ferlagor indice una ricca festa per stringere un'alleanza con i nobili di Kerastra e assicurarsi in questo modo il sostegno futuro ed entrate economiche cospicue, indispensabili durante il periodo di guerra. Per l'occasione, dispone l'esecuzione pubblica di 190 rivoluzionari che sono stati catturati durante le conquiste e che adesso giacciono nelle prigioni.
Un gruppo di ribelli assalta il campo e tenta di liberare i prigionieri subito prima dell'esecuzione. Si tratta di dieci uomini, tra cui Vahlar Paridan III, futuro esponente attivista per la rivoluzione contro l'impero, e di tre vashaar, che tra le altre cose hanno lo scopo di assassinare l'imperatore approfittando del disordine.
Lo scontro è sanguinoso e porta alla morte di una cinquantina di soldati e di ventotto prigionieri, ma l'assalto ben organizzato finisce con un successo da parte dei ribelli.
Finisce, invece, in un clamoroso insuccesso il tentativo di assassinio. I vashaar raggiungono l'imperatore, quasi per nulla ostacolati dai soldati che si sono trovati coinvolti nel campo di esecuzione. A questo punto l'intervento della figlia dell'imperatore, Gwen Ferlagor, ribalta le sorti della battaglia: la ragazza riesce a trattenere gli aggressori il tempo sufficiente per permettere alle guardie di raggiungerli.
Due dei vashaar sono costretti a ritirarsi, ma il terzo compagno viene atterrato da Gwen e catturato dai soldati.
Questo avvenimento è ricordato nei libri di storia come il Giorno Rosso.