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Anno 16073, Quinta Era - dicembre 14

Attenzione! Le pagine degli anni potrebbero contenere informazioni che possono svelare la trama di un libro
Questa pagina dovrebbe essere vista soltanto dopo aver letto il libro o i libri a cui è collegata.
Tracce nella Rete - Copertina
« Tremila anni dopo la costruzione del primo pianeta artificiale, la specie umana assiste alla nascita dell'Onnimente, una IA cosciente che si separa dall'Oracolo per raggiungere l'indipendenza. Le colonie la valutano subito come una minaccia e tentano con ogni mezzo di distruggerla, per impedire che si sostituisca alla rete e che controlli le loro tecnologie. Potenziano l'Oracolo, lo trasformano in un un'entità aggressiva e gli comandano di attaccare la nuova minaccia. Ma l'Onnimente si dimostra più forte del previsto. Ben presto le colonie si accorgono di trovarsi in un punto di non ritorno, dove l'Oracolo aumenta sempre più la violenza e la sua avversaria risponde con armi incomprensibili. Al centro dell'azione si trova Tiria, che si risveglia in una realtà alternativa dove la battaglia ha già raggiunto il suo apice. È stata l'Onnimente a trascinarla in quel futuro disastroso, per convincere lei e la sua famiglia a collaborare insieme per impedire la catastrofe. Tiria la asseconda, ma il padre Kaled sospetta sin da subito che l'Onnimente stia nascondendo il vero scopo che la spinge a proteggere le colonie a tutti i costi. »
« Tremila anni dopo la costruzione del primo pianeta artificiale, la specie umana assiste alla nascita dell'Onnimente, una IA cosciente che si separa dall'Oracolo per raggiungere l'indipendenza. Le colonie la valutano subito come una minaccia e tentano con ogni mezzo di distruggerla, per impedire c...vedi tutto
« Tremila anni dopo la costruzione del primo pianeta artificiale, la specie umana assiste alla nascita dell'Onnimente, una IA cosciente che si separa dall'Oracolo per raggiungere l'indipendenza. Le colonie la valutano subito come una minaccia e tentano con ogni mezzo di distruggerla, per impedire che si sostituisca alla rete e che controlli le loro tecnologie. Potenziano l'Oracolo, lo trasformano in un un'entità aggressiva e gli comandano di attaccare la nuova minaccia. Ma l'Onnimente si dimostra più forte del previsto. Ben presto le colonie si accorgono di trovarsi in un punto di non ritorno, dove l'Oracolo aumenta sempre più la violenza e la sua avversaria risponde con armi incomprensibili. Al centro dell'azione si trova Tiria, che si risveglia in una realtà alternativa dove la battaglia ha già raggiunto il suo apice. È stata l'Onnimente a trascinarla in quel futuro disastroso, per convincere lei e la sua famiglia a collaborare insieme per impedire la catastrofe. Tiria la asseconda, ma il padre Kaled sospetta sin da subito che l'Onnimente stia nascondendo il vero scopo che la spinge a proteggere le colonie a tutti i costi. »
Per informazioni sulla cronologia e sulla misurazione del tempo, vedi la pagina cronologia e misurazione del tempo.
 

Dettagli sulla notazione

Calendario gregoriano (GB)
38.501 d.C. (14 dicembre)

Calendario standard (CE)
5:16073 (14 dicembre)

Calendario gregoriano (GA)
2.033,150 d.C.


Per i dettagli sul calendario vedi la pagina calendario standard.

 

Timeline

Anno 5:16073 sulla timeline

Epoca del Sangue sulla timeline

 

Riassunto degli eventi

  • Sotto la guida di Devan, Kerastra affronta la flotta di Sarkar, ottenendo una larga vittoria. Il successivo attacco alla capitale, però, si traduce in una disfatta.

 

Assalto a Sarkar

 

La flotta degli gnomi

Forte di un esercito di 100 mila uomini, il generale Devan entra nella città di Bewas, rinomata sede di un popolo di gnomi laboriosi ed esperti nel campo delle scienze tecnologiche e chimiche.

Lo scopo del generale è di utilizzare la città come base portuale per le navi che andranno ad affrontare la flotta di Sarkar, successiva tappa di conquista. In realtà, Devan aveva ordinato mesi prima agli gnomi la costruzione di 600 triremi, in vista di un suo futuro arrivo; in caso contrario, la costruzione delle imbarcazioni avrebbe richiesto dei mesi preziosi.

La flotta di Sarkar è riconosciuta come la più imponente e la più capace tra le flotte marine, soprattutto perché è dotata di tubi capaci di sputare fiamme attraverso un procedimento chimico e di incendiare così le navi nemiche. Inoltre, gli anni di esperienza trascorsi nei mari hanno portato i marinai a elaborare strategie mirate.

Lo scontro in mare aperto si risolve in breve, grazie agli speroni impiantati sapientemente dagli gnomi sulle loro navi che distruggono le fiancate avversarie. L'esercito imperiale sbarca sulla costa dell'isola nemica perdendo soltanto un centinaio di triremi; il numero di morti, seppure alto, è accettabile considerando la forza marina del nemico.

Non appena sbarcati sulla costa, però, ad aspettare Kerastra si trovano delle trappole esplosive lasciate all'interno di alcune navi apparentemente abbandonate a riva. La trappola provoca oltre 40 mila morti e la perdita di un altro centinaio di triremi.

 

La capitale inviolabile

Devan sceglie comunque di attaccare la capitale, approfittando del fattore sorpresa e del crollo recente di un lato delle mura, che ha aperto una preziosa breccia sul lato ovest della città fortificata. Ad aspettare l'esercito si trova una fila di arcieri, che mietono alcune vittime, dopodiché inizia lo scontro in corpo a corpo.

Le sorti della battaglia sembrano favorire Kerastra, fino a quando il vashaar Duncan, protettore della città, non interviene a cavallo. La nomea dei vashaar è terribile e fa subito breccia nel cuore dell'esercito già provato dai precedenti fallimenti. La fanteria imperiale cade quindi nel panico e Devan è costretto a ritirare le truppe.

Dei 100 mila soldati di Kerastra iniziali, al termine della battaglia ne restano abili non più di 30 mila: una pesante sconfitta che mette a repentaglio l'intera campagna di espansione.