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Epoca del Sangue sulla timeline
Quando l'esercito di Kerastra arriva ai piedi dell'Isola degli Elfi, capitale simbolica del nemico impero di Ystora, lo fa con un esercito decimato dal viaggio e dall'attraversamento delle insidiose montagne a nord. Gli elfi sull'isola sospesa sono a migliaia e dotati di archi, ed evidentemente erano già a conoscenza del loro arrivo. Altrettanti soldati si trovano nella pianura ad aspettarli, assieme a grifoni addestrati al combattimento che rappresentano una forza aerea non indifferente.
In un simile scenario, per il generale Devan l'esito della battaglia è scontato: per l'esercito imperiale non esiste una possibilità di vittoria. Tenta quindi una nuova sortita, che aveva comunque pianificato da tempo: salire da solo sull'isola mentre i suoi uomini tengono impegnato l'esecito nemico e uccidere il re, ponendo fine immediatamente alla guerra.
Mentre i soldati di Kerastra attirano l'attenzione degli elfi, finendo in un inevitabile massacro, Devan aggira l'area attraverso il Bosco di Rugiada. Proprio nel bosco però viene chiuso da un incendio, appiccato in tutte le direzioni, e si scontra con il Condottiero che lo stava aspettando per impedirgli l'uccisione del re elfo.
Il duello si rivela difficile per entrambe le parti, perché ambedue gli armigeri sono dotati di capacità innaturali e di una grande esperienza in campo militare. Alla fine, tuttavia, sarà Devan a prevalere, pur riportando delle ferite importanti, e il Condottiero resterà bloccato in una buca (da lui stesso scavata come trappola) e impossibilitato a intervenire.
Il duello ha avuto comunque un effetto inatteso: il generale ha perso troppo tempo e il suo piano deve essere di nuovo modificato.
Devan decide di far ritirare le truppe e si porta in campo aperto, dove poi si lascia catturare dagli elfi senza aver avvertito il suo esercito.
Trasportato sull'isola per finire nelle prigioni, il generale si libera facilmente grazie alle sue capacità innate e raggiunge la stanza dove si trova Irianil Thäral, il re di Ystora.
Quello che è successo nella stanza non è certo, perché non esistono fonti dirette a testimoniarlo. La versione più accreditata parla di un accordo tra il re elfo e il generale: Irianil avrebbe fatto crollare il palazzo con la sua magia e inscenato la propria morte, così da far cessare le ostilità e costringere gli elfi alla resa. Un'altra versione, però, specifica che è stato il generale stesso a far crollare il palazzo sepellendo il re elfo.
Quale sia la verità, l'uccisione (vera o fasulla) di Irianil Thäral segna la resa degli elfi e la caduta definitiva del regno di Ystora.